A metà proiezione addosso a questo atipico thriller che vuole giocare con la morte, i suoi simboli e la sua fenomenologia, quantomeno le stimmate del puro esercizio di stile sembrano prendere pericolosamente forma.
Dopo un terribile incidente automobilistico, Anna (Christina Ricci) si risveglia all’interno del laboratorio del dottor Eloit Deacon (Liam Neeson), il direttore delle locali onoranze funebri impegnato a preparare il suo corpo alla sepoltura. Confusa e terrorizzata, Anna non riesce ad accettare quella nuova condizione così tranquillamente espostagli da Deacon: lei è irrimediabilmente morta, e riesce a interagire con lui solo in virtù di un presunto dono dell’uomo che gli permetterebbe di parlare coi morti.