Dal regista di “The Woman” un film fresco tra commedia e teen horror. Ma il risultato finale è una mezza delusione.
Correva l’anno 2002 e Lucky McKee sorprendeva tutti con un film come “May”, storia tra l’horror e la favola dark, incentrata su una ragazza problematica interpretata da una bellissima Angela Bettis. Ben nove anni dopo con “The Woman” il regista californiano pescava il jolly, tirando fuori un film assolutamente pazzesco, tra i migliori horror degli ultimi anni per atmosfere e ferocia. Va da sé che l’attesa per il suo nuovo lavoro era molto alta. Per il ritorno sulla scena McKee decide di riprendere “All Cheerleaders Die” il suo primo lavoro, datato 2001, dargli una bella spolverata e presentarlo in una nuova veste più patinata e accattivante. Proprio come allora al suo fianco c’è Chris Sivertson, co-autore e regista del film, che meno fortuna ha avuto nella sua carriera rispetto al collega-amico. Il remake, o reboot che dir si voglia, di “Cheerleaders” non segue propriamente le stesse orme dell’originale, pur mantenendone lo spirito: è la storia di Maddy, giovane studentessa che dopo la morte dell’amica Alexis durante un esercizio acrobatico di cheerleading decide di vendicarsi del fidanzato dell’amica (Terry, giocatore di football, obviously), che subito dopo la morte della ragazza si “accompagna” con la bionda e antipatica Tracy.
L’atmosfera da revenge movie in salsa liceale prende presto tratti fantastici e soprannaturali quando Maddy ed altre 3 ragazze hanno un terribile incidente mortale in auto. Fine della storia? Per nulla, perchè Leena, ex amica e amante di Maddy dai tratti darkettoni che va in giro spacciandosi per “strega”, con un rito magico riporta in vita le ragazze. Qualcosa non quadra però, perchè le ragazze presto scoprono di essere assetate di sangue e di carne umana e di essere indissolubilmente legate dalle sensazioni che provano. Ciò sarà la causa di siparietti più o meno divertenti e di scene più o meno drammatiche. La sete di vendetta verso i ragazzi colpirà adesso non solo Maddy, ma tutte le sue amiche “risorte”, portando ad una battaglia senza esclusioni di colpi che si risolverà in uno scoppiettante quanto prevedibile finale.
Ancora non mi è chiaro se McKee e Sivertson abbiano voluto compiere un’operazione nostalgia riprendendo il loro primo film low-budget o se davvero puntassero così decisi ad un cambio di genere ed atmosfere rispetto ai rispettivi percorsi cinematografici. Se la risposta è la prima, si possono parzialmente giustificare, se invece “Cheerleaders” va preso più sul serio allora non ci siamo. Se infatti i due autori costruiscono bene la confezione e il mondo di plastica, colorato e in pieno stile high school (con alcune sequenze springbreakerseggianti) dentro il quale si muovono gli stereotipatissimi personaggi, non si può dire lo stesso del resto del film, sempre in bilico tra il teen horror e le più attuali serie tv per ragazzine alternative tipo Pretty Little Liars e True Blood. I dialoghi sono scontati e banali e il film, nonostante la bravura con la quale McKee e Sivertson dirigono il gruppo di teenagers, si spinge sempre di più col passare dei minuti verso qualcosa di insostenibile e stucchevole. Ci sono le morti, c’è il sangue, c’è l’elemento horror, ma la commedia ha la meglio senza però (grande pecca questa) mai divertire davvero. Il risultato è un ibrido che lascia l’amaro in bocca, soprattutto conoscendo le potenzialità dei due registi. Un incredibile passo falso dunque, soprattutto per Lucky McKee, che dovrà presto tornare a confermarsi sui livelli altissimi a cui ci aveva abituato, lasciandosi alle spalle questo divertissement che rischia di divertire solo lui.
About Rael Montecucco
Classe 1985. Nato sulla West Coast, cresce tra Dylan Dog, Romero, Argento, Lynch e Faith No More. La musica ed il cinema riempiono la sua vita praticamente da sempre, due punti di riferimento senza i quali si troverebbe perso. Nel 2010 si laurea a pieni voti in cinema e video presso l'Università di Pisa, con una tesi su Matthew Barney. Nel gennaio 2012 è co-fondatore del blog glisbandati.tumblr.com.
Ama l'horror e il grottesco, il gore e le atmosfere dark, con una passione particolare per tutto ciò che si può definire weird. Toglietegli i Wayfarer e diventerà cenere.