Contracted

 

Una delusione amorosa non è un buon motivo per andare a una festa, sbronzarsi e fare sesso non protetto, o meglio, può avere insospettabili e orripilanti conseguenze…

Samantha è la classica parte succube di una relazione in crisi:  subisce gli sbalzi umorali della sua partner e cerca di correrle dietro quando non si fa viva. Decide persino di partecipare a una festa caciarona a casa di un’amica nella vana speranza che il suo amore, Nikki, la raggiunga lì. Naturalmente la sua ragazza non si fa viva, e l’ubriachissima Sam finisce a letto, più o meno consapevolmente, con un misterioso figuro che si presenta come BJ e le scarica in mano un drink leggermente sospetto.

I giorni immediatamente successivi sono teatro di un’escalation di orrori da malattia degenerativa dei tessuti, e Sam che crede di aver contratto un’infezione venerea per il rapporto non protetto (e neanche troppo consenziente) cerca in tutti i modi di tener nascosta la sua inquietante metamorfosi ad amici e parenti.

Il punto più immediatamente interessante è la dilatazione estrema dei tempi della trasformazione. Il processo di transizione e cambiamento è un punto chiave di una grossissima fetta di cinematografia horror, partendo dai vampiri passando dalle epidemie per arrivare agli zombie. Solitamente non occupa un ruolo centrale ma l’espediente di farne un vero e proprio soggetto protagonista ha dato vita a capolavori difficilmente dimenticabili, come La Mosca, di Cronenberg. Tuttavia in questo caso, per quanto l’accuratezza nella descrizione del decorso sia chirurgica, non si capisce benissimo dove si vada a parare, e il dubbio su quale sia l’esito del calvario non lascia intrigati ma un po’ infastiditi: la sensazione è che un cortometraggio sarebbe stato più calzante (sembra che sia comunque previsto un sequel) .

Lo sceneggiatore Eric England, che ne è anche il regista, è nato alla fine degli anni Ottanta e nonostante la giovane età ha già collezionato un mazzettino di produzioni alla direzione e alla sceneggiatura. Come prodotto di un giovane regista emergente, Contracted non è assolutamente da sottovalutare, anche se per l’occhio di un appassionato horrorivoro può essere facilissimo stilare la lista dei difetti e delle inaccuratezze. Effettivamente qualcosa è troppo anche per chi vuole a tutti i costi difendere Contracted: la fidanzata della protagonista, in primis, è una dozzinale macchietta di lesbica, un po’ punk, disgustata dagli uomini e arrogante, vestita come una sedicenne in crisi coi genitori e assolutamente insensibile a tutto quello che capita a Samantha.  Non solo tutti gli uomini sembrano stregati dalla protagonista, ma anche la sua migliore amica è disposta a ignorare per amore l’evidente disfacimento del suo volto e baciarla appassionatamente.

A conti fatti l’elenco delle pecche è nutrito, ma Contractet non merita di essere buttato proprio via, diciamo che una visione gliela si può dedicare, non foss’altro per la sua protagonista che è proprio bravina.

 

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