Daniele Derossi, biologo e romanziere, arriva in libreria per Bompiani con un romanzo storico che esplora il macabro mondo della scienza nel Cinquecento.
Giovanni Crollio è l’ultimo figlio, e l’unico maschio, di un farmacista di un paese della val di Susa. Proprio dal padre apprende i primi rudimenti dell’arte farmaceutica, impara la lavorazione di piante, animali e minerali, finché il canonico Coppelius, amico di famiglia, convince il padre a investire i pochi risparmi per mandare il ragazzo a studiare medicina. Siamo nel Cinquecento e Padova è la destinazione d’eccellenza per i giovani studenti, lì Giovanni potrà essere ospitato dalla cugina Flora.
Arrivato a Padova svogliato e con poche speranze di conquistare la laura, Giovanni farà conoscenza con la seducente cugina e con l’affascinante medico Corvinus, uomo mal considerato nell’ambiente medico e dedito a confutare le antiche teorie di Galeno sull’anatomia umana. Corvinus non si ferma a nulla pur di creare delle tavole anatomiche assolutamente perfette, per questo si fa presto accompagnare da Giovanni nella pericolosa attività di trafugare cadaveri e compiere esperimenti medici sempre più arditi.
Nel cuore dell’anatomista non si può considerare un horror, quanto piuttosto un buon romanzo storico con una punta di noir. L’ambientazione è certamente affascinante, non tanto per la ricostruzione storica che mette in scena dei personaggi un po’ sopra le righe, ma per il tentativo di narrare in modo avvincente quello che è un capito controverso della storia della medicina: la nascita dell’anatomia moderna. In un mondo in cui era peccato anche alzarsi dal letto senza essersi fatti il segno della croce dissezionare un cadavere andava ben oltre la blasfemia, e i medici che per primi vollero indagare nei misteri del corpo umano (a lungo racchiusi solo nei libri dell’antichità classica) dovettero in effetti agire nell’illegalità. Gli esperimenti medici sui campi di battaglia, l’abbandono di ogni scrupolo morale, il lento scivolare di Giovanni nella follia regalano qualche momento, se non di paura, almeno di macabra suspense. Convince di meno il tentativo di rendere un libro anche un romanzo di formazione, con le avventure e i turbamenti sentimentali del giovane protagonista. Qualche cadavere in più non avrebbe fatto male, ma anche così Nel cuore dell’anatomista resta un romanzo storico apprezzabile per chi vuole una serata con brividi moderati.
L’Autore
Daniele Derossi è nato a Torino. Dopo la laurea in Biologia, ha seguito un dottorato di ricerca presso l’École Normale Superieure di Parigi e corsi di epistemologia e storia della scienza all’università di Nanterre. Dal 2009 collabora con la coreografa Luigia Riva con la quale ha creato le performance Incorpore[o] e Inretita presentate a Parigi al Théatre National de Chaillot e al Museo di Arte Moderna. Vive a Londra con la moglie e i tre figli. Questo è il suo primo romanzo.
Sara è nata nel 1985 vicino Roma. Da bambina, prima di convertirsi alla letteratura, sognava di fare la paleontologa o, in alternativa, la disegnatrice di costruzioni Lego. Con ostinata tenacia studia Lettere alla Sapienza e, sempre con ostinata tenacia, lavora da qualche anno nell'editoria. Divide casa e vita con il marito, un pargolo, due gatte e un congruo numero di libri. Nel (raro) tempo libero va in piscina, guarda film horror e gioca con discreto successo a Super Mario.
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