Faults

Faults rappresenta anche per la stessa casa produttrice uno step qualitativo non indifferente.

Dai produttori di You’re next e della prossima fatica della copia Wingard/Barrett The Guest, una pellicola diretta dall’esordiente Riley Stearns che, dopo una produzione discreta e lontana dalle luci della ribalta, è letteralmente esplosa all’annuale edizione del SXSW festival di Austin, accreditandosi come la vera sorpresa dell’edizione.

Sinossi ufficiale: Claire è finita tra le grinfie di una misteriosa setta nota come Faults, e i suoi genitori, disperatamente alla ricerca di una soluzione, si affidano al famigerato Ansel Roth, una delle più accreditate personalità nel campo dei culti religiosi e del controllo della mente, affinché recuperi e de-programmi il cervello della figlia dal lavaggio del cervello della setta. Ma la pratica di Roth non è una scienza esatta e, una volta rapita Claire, il suo recupero psicologico si rivela decisamente più arduo del previsto, dando vita a una scontro che porterà i due protagonisti a scavarsi nella mente reciprocamente e sempre più in profondità.

Pellicola trasversale e di non facilissima collocazione – è indubbiamente un thriller d’argomento settario, ma imbastardito da più di un’influenza non necessariamente di genere -, scritto e diretto da chi, con i corti Magnificat,  Casque e The Cub aveva già dimostrato di avere qualcosa da dire e di conoscere termini giusti per esprimerlo, Faults rappresenta anche per la stessa casa produttrice uno step qualitativo non indifferente, basti guardare i nomi coinvolti nel cast: la coppia di protagonisti sarà infatti composta da Mary Elizabeth Winstead (Smashed, La Cosa 2011, Final Destination 3) e da Leland Orser (Seven, Taken), che si divideranno la stragrande maggioranza del palcoscenico. Dallo scorso 9 marzo nelle sale USA.

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