Escape from New York: prove di trilogia?

“Mi è sempre piaciuto il personaggio di Snake Plissken, così tanto che sarebbe spendibile in un’intera trilogia“.

Se escludiamo Lockout,  esperimento apocrifo del 2012 firmato James Mather e Stephen St. Ledger che trascinava un simil-Snake Plissken nello spazio del 2079, sono quasi dieci anni che si sussurra a mezza bocca di un remake/reboot del primo capitolo della celebre pellicola carpenteriana. E da più di un anno il produttore Joel Silver ha ufficializzato la messa in cantiere di un nuovo progetto marchiato Plissken braccetto con Canal Plus, detentrice dei diritti di Escape from New York.

Un progetto che però, a suo stesso dire, non si è ancora concretizzato in una sceneggiatura completa, anche e soprattutto perché il suo stesso respiro potrebbe essersi ampliato in corso d’opera, tanto da raggiungere le dimensioni di una trilogia nuova di zecca: “Mi è sempre piaciuto il personaggio di Snake Plissken, così tanto che sarebbe spendibile in un’intera, nuova trilogia, non solo in una pellicola stand alone” ha dichiarato Silver, che ha poi precisato “Soprattutto la genesi della realtà sociale e politica che troviamo all’inizio di Escape from New York è un argomento vergine e decisamente sfruttabile. L’idea sarebbe quella di raccontare come e perché la città sia diventata quella prigione a cielo aperto che abbiamo imparato a conoscere, e perché Snake  da eroe si sia trasformato in un perfetto antyi-eroe. A quel punto andrebbe inserito il reboot della pellicola di Carpenter, con Snake che viene ingaggiato per salvare il Presidente degli Stati Uniti. E poi, per finire, le vicende raccontate in Escape from L.A., che però mi piacerebbe riportare a New York per poter lavorare su un ennesima evoluzione della città”.

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