Il film horror che ha terrorizzato il Sundance
Nel recentissimo Sundance Film Festival gli amanti dell’horror sono stati attirati da un titolo in particolare: The Babadook. La pellicola, scritta e diretta dall’esordiente Jennifer Kent, è stata prodotta e girata in Australia, per poi essere presentata in anteprima al Sundance, dove ha riscosso ottime recensioni di pubblico e critica.
La trama è incentrata sulla figura mostruosa del Babadook (versione australiana dell’Uomo Nero nostrano), che si annida tra le pagine di un libro e attende paziente che qualcuno faccia l’errore di pronunciare il suo nome. Nonostante la trama sembri solo l’ennesima rivisitazione della serie paure-infantile-divenute-realtà, la regista ha voluto dare al film un tono diverso dalle produzioni horror recenti, ispirandosi ai classici di genere con particolar riguardo ai primissimi film della storia dell’orrore cinematografico, quando il sonoro ancora non esisteva.
Questa la trama completa: “Sei anni dopo la morte del marito, Amelia lotta per dare un’educazione all’indiciplinato figlioletto di 6 anni Samuel, un figlio che trova difficile amare. I sogni di Samuel sono afflitti da un mostro che il ragazzino crede stia arrivando per uccidere entrambi. Quando un libro di fiabe inquietante chiamato “The Babadook” prende vita nella loro casa, Samuel è convinto che il Babadook è la creatura che ha sempre sognato. Quando Amelia comincia a vedere fugaci apparizioni della stessa creatura, in lei cresce lentamente il dubbio che forse la cosa su cui Samuel l’ha messa in guardia potrebbe essere reale.”
La pellicola è interpretata da Essie Davis, Noah Wiseman, Daniel Henshall, Hayley McElhinney, Barbara West e Ben Winspear. Nessun dettaglio è disponibile riguardo ai tempi e alle modalità della distribuzione.
About Roberto Gerilli
Mente da ingegnere e animo da scrittore, è un divoratore cinematografico/letterario onnivoro compulsivo. Adoratore del triumvirato King – Palahniuk – Tarantino, sogna di scrivere un fenomeno editoriale che riesca a fondere i tre stili tanto amati, ma nel frattempo si accontenterebbe anche solo di trovare un editore per uno dei suoi progetti letterari.
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