The perfect husband

Conosci davvero la persona che ami?

Da un corto di successo di qualche anno fa – Il marito perfetto, 2011 – un lungometraggio firmato Lucas Pavetto – anche co-sceneggiatore insieme a Massimo Vavassori – dove l’orrore terribilmente quotidiano è colui che ti dorme a fianco la notte, il muro invisibile che fa naufragare i rapporti, il crudele corso della vita che piega e spezza.

Sinossi ufficiale: Viola e Nicola stanno attraversando un periodo difficile. Il loro rapporto di coppia è stato messo a dura prova da un interruzione di gravidanza che li ha travolti inaspettatamente. Per superare questa crisi decidono di passare un fine settimana in un vecchio chalet sperduto tra i boschi, ma tutto prenderà una china diabolica quando nella testa di uno dei coniugi si insinuerà un folle sospetto. Quello che doveva essere un tranquillo weekend si trasformerà improvvisamente in un incubo mortale…

Girato sulle pendici dell’Etna, la cui fitta boscaglia ha saputo offrire la location ideale per una completa immersione dei due protagonisti in un isolamento pressoché totale, The perfect husband risponde innanzitutto a una precisa necessità narrativa, che lo stesso autore indica nella volontà di “parlare di una paura che nasce dalla quotidianità, dall’incomprensione, dei nostri problemi più profondi e inconfessati, che trasformano la persona che amiamo in un perfetto sconosciuto”.

Una pellicola profondamente ancorata a dinamiche reali e universalmente condivisibili il cui stesso processo di realizzazione è stato un vero e proprio bagno di realtà nelle difficoltà del fare cinema a livello professionale in Italia: “In seguito ai riconoscimenti ottenuti dal corto, Cinemaset decise di contattarmi chiedendo se ritenevo possibile adattare il nucleo originale della storia in forma di lungometraggio dal respiro internazionale” spiega il regista “L’offerta era di quella irrinunciabili e in pochissime settimane la sceneggiatura era pronta. Si è trattato di quella che a tutti gli effetti può essere definita una produzione “instant”: il film è stato completato in meno di 3 mesi. Il nostro nemico sin dal primo giorno è stato uno solo: il tempo”. Lo stesso casting, considerata la particolare importanza che la coppia di protagonisti avrebbe avuto nell’intera economia del film, non è stato affatto facile, soprattutto nella scelta della figura femminile, poi caduta sulla raffinata ambiguità di Gabriella Wright (Eden log), mentre per la controparte maschile a spuntarla è stato Bret Roberts (Red velvet).

http://www.youtube.com/watch?v=DM-5KkhJS6c

Altri articoli: