Esce per le edizioni Il Foglio Letterario, “L’ora dell’horror”, una antologia per iniziare il 2014 con la giusta dose di orrore.
La raccolta contiene quindici racconti di altrettanti autori, tra selezionati nei concorsi indetti dal sito SogniHorror e inediti, intervallati dalle splendide tavole di Luca Colandrea (autore, tra l’altro, della copertina dell’antologia).
Una raccolta di racconti che promette di farvi passare qualche ora di puro terrore
Dalla quarta di copertina. Il sentimento più antico che l’uomo conosca, la paura, torna – stavolta – a fare sessanta, come sessanta sono le pagine di puro terrore in questa collezione di brevi racconti, entro un susseguirsi di inquietudini in ogni pasta e per tutti i gusti. Una passeggiata vi addentrerà in paesaggi tetri, degni del miglior Lovecraft, un dipinto darà forma a sviluppi inusuali e, invasori provenienti dai bassifondi, devasteranno presto la Terra; nuovi vampiri nasceranno nel sogno, prettamente di questa umana specie, della ricerca dell’immortalità. Il peccato dell’uomo, la paura di scontarne l’inferno per i sensi di colpa, la liberazione dai demoni, saranno fiaba mortale per le vostre preghiere e i gesti apotropaici con i quali vi fate scudo. Non cercate vendetta per una storia finita male, qualcuno potrebbe presentarvi il conto e, stanotte, affidatevi all’abbraccio del vostro miglior amico. Volete conoscere quale nesso legherebbe degli esperimenti sul DNA con un convento di monache? Non vi resta che leggere, tutto d’un fiato, questa macabra raccolta, tastando i fogli delle vostre angosce.
L’ora dell’horror. Aa.Vv., a cura di Emanuele Mattana & Luciano Luccarelli, Edizioni Il Foglio, 120 pp. 12,00 €
About Federica Leonardi
Irretita alla tenera età di 12 anni dai "Racconti" di E. A. Poe, si è lasciata sedurre dalla letteratura di genere. Sposata e con gatta a carico, scrive racconti e qualche romanzo di prova; legge un po' di tutto, anche se ha una certa predilezione per il noir e gli horror vecchiotti dalle atmosfere gotiche e le sfumature lovecraftiane. I finali "E vissero tutti felici e contenti" sono la sua nemesi.