Il saggio edito da Mimesis che svela il lato sensuale ed erotico dell’orrore e dell’incubo.
Partendo dalla celebre stampa erotica di Hokusai, in cui una giovane donna è vittima arrendevole dell’aggressione sessuale da parte di una coppia di piovre giganti, Marco Benôit Carbone ci mostra come il tema dell’amplesso con esseri proteici, tentacolari, mostruosi e dai quali è impossibile sfuggire, accomuni tanto le culture orientali quanto quelle occidentali. 
Ritroviamo in autori come Lovecraft e Lautreàmont i prodromi occidentali del moderno orrore tentacolare fino ad arrivare a Cronenberg il quale, nei suoi ibridi umani e meccanici avvinghiati gli uni agli altri da cavi e vene, da carne e metallo, rappresenta forse uno dei migliori esempi della tentacle erotica contemporanea.
Il saggio di Benôit Carbone esplora gli stretti legami tra orrore e fascino, ripugnanza e seduzione, costrizione e piacere, arrivando a scorgere nei miti degli amplessi zoomorfi e delle punizioni divine i primi accenni alle belle e bestie di ogni letteratura e filmografia passata e futura.
Largo spazio viene lasciato alla science fiction e all’horror che, a partire dagli anni ottanta, percorrono trasversalmente e senza grandi divergenze culturali i limiti estremi di orrore ed erotismo: da Toshio Maeda a Alien, da Lovecraft al pinku eiga, dai monster-movie a Prometheus, da Andrzej Żuławski a The Evil Dead.
Tentacle Erotica. Orrore, seduzione, immaginari pornografici. 122 pg. 10,20€
«In un libro che si intitola Tentacle Erotica non ci si aspetterebbe di trovare Montaigne, il mito greco, Victor Hugo, Picasso e Hokusai. Certo, in compagnia di stripper, modelle fetish, octopus porn, BDSM, horror, hentai, cyberpunk, e molto altro. Non si tratta di un accumulo eterogeneo, di una contaminazione provocatoria, o di una legittimazione mitica dell’immaginario pornografico. È un qualcosa di molto più complesso e coerente, pur nel suo andamento a spirale.
Marco Benoît Carbone ci offre una lettura ad ampio raggio di una figura dalla retorica visuale (qual è il tentacolo) ricca di risonanze mitiche, culturali e antropologiche, che permette allo stesso tempo di affrontare questioni politiche spinose. Dai crimini misogini ai limiti della censura. Dall’esotismo degli immaginari erotici agli stereotipi tenaci sul Giappone. Dalla funzione sociale al valore estetico della pornografia. Fino al dilemma se considerare i suoi territori estremi come una forma di dominio o una pratica liberatoria, pluralista e dionisiaca» [dalla Prefazione di Massimo Fusillo]
L’autore.
Marco Benôit Carbone si occupa degli studi sul mito, i media e l’immaginario. Editor e fondatore del magazine Gorgòn. Ricercatore e critico, è dottorando alla University College London.
Irretita alla tenera età di 12 anni dai "Racconti" di E. A. Poe, si è lasciata sedurre dalla letteratura di genere. Sposata e con gatta a carico, scrive racconti e qualche romanzo di prova; legge un po' di tutto, anche se ha una certa predilezione per il noir e gli horror vecchiotti dalle atmosfere gotiche e le sfumature lovecraftiane. I finali "E vissero tutti felici e contenti" sono la sua nemesi.
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