Il dramma della solitudine in un horror particolare ricco di atmosfera dal fondatore della storica rivista Rue Morgue
Leon torna dopo molti anni nella vecchia casa natale per scoprire che le cose del suo passato che aveva messo in vendita sono state acquistate da sua madre, Rosalind Leigh, ormai morta nella solitudine della sua villa. La casa è piena di oggetti che testimoniano la profonda fede della donna nella religione e nel culto della cosiddetta “Setta degli Angeli”, culto da sempre rifiutato dal figlio che lasciò la casa senza più tornarvi. Ora Leon è qui e al calare della notte sembra che tra quegli oggetti si aggiri una presenza poco rassicurante in grado di turbarlo e spingerlo forse a riconsiderare tutta la sua vita.
Rodrigo Gudiño, fondatore della fanzine Rue Morgue, ora storica e acclamata rivista del settore, si cimenta nel lungometraggio dopo alcuni interessanti corti con questo horror sui generis: a metà tra il thriller paranormale, la casa stregata e il dramma vero e proprio, il film è soprattutto un esperimento ambizioso e nonostante tutto riuscito. Non è semplice riuscire a mantenere una forte atmosfera per 80 minuti utilizzando una sola location e un solo protagonista, ma la lentezza con cui la casa e i suoi segreti si insinuano nello spettatore è efficace e non annoia o appesantisce la visione.
Complice un budget non proprio alto, il topos della casa stregata, delle presenze che vogliono mettersi in contatto con i vivi, viene qui quasi ribaltato e lo spavento facile delle porte che sbattono o dei rumori sospetti lascia spazio a ombre e ricordi del passato molto più inquietanti e subdoli. Il vero protagonista non è Leon, scettico e problematico trentenne, vittima di una rigida educazione religiosa, ma sono la casa e Rosalind: la pellicola infatti si muove sulle parole di Rosalind (le ultime volontà del titolo), una donna ormai sola che forse ha perso anche la fede che l’ha accompagnata in tutta la sua vita e che spera che finalmente suo figlio capisca e si riappacifichi con la sua memoria. Il testamento spirituale della donna prende vita attraverso l’altro protagonista, ovvero la casa e la sua collezione di icone più o meno sacre, le sue stanze chiuse, gli angoli bui, le decine di statue e oggetti inquietanti accumulati negli anni ed è qui che il film colpisce nel segno. L’accuratezza con cui viene ricostruita la villa attraverso i dettagli più impensabili è strabiliante e la macchina da presa si muove fluidamente fra le stanze, dando effettivamente vita al flusso di coscienza di Rosalind e portando subito lo spettatore a dubitare di ogni oggetto ammucchiato nella polvere dei suoi ricordi.
Luci ed ombre fanno il resto, mentre di giorno gli angeli di pietra sembrano voler proteggere la casa in virtù della loro sacralità, di notte invece i loro profili diventano sinistri e portano a galla il passato tormentato di Leon che non tarderà a manifestarsi attraverso strani figuri, orrende creature (realizzate in una CGI un po’ deludente) e fenomeni inspiegabili. Il finale del film che porta lo spettatore a dubitare di tutto e a porsi svariate domande è fondamentalmente riuscito e in linea col resto della pellicola, riportando tutto forse a una dimensione più terrena, quella cioè della profonda solitudine di Rosalind: il vero mostro è vivere da soli, circondati dalle nostre passioni senza nessuno con cui condividerle.
Dal punto di vista tecnico, a parte qualche eccesso, siamo di fronte ad una buona prova, un’accuratezza formale che non fa rimpiangere grandi produzioni. Aaron Poole è un protagonista invece un po’ troppo piatto se vogliamo, mentre il personaggio di Rosalind, vivo solamente grazie alla splendida voce di Vanessa Redgrave, è intenso e fortemente drammatico. Un horror sicuramente diverso, lontano anni luce dai vari Paranormal activity, ma mille volte più inquietante e probabilmente anche più originale.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.