Madre Nera – Nicola Lombardi

Nicola Lombardi torna in libreria con un romanzo degno delle migliori pellicole targate Hammer Films.

Dopo decenni dal rapimento di cui sono stati vittima per mano di una squilibrata in preda a deliri mistico-religiosi, quattro ragazzi si ritrovano per rievocare l’accaduto e per cercare di superare, una volta per tutte, il trauma infantile che li ha segnati fin nel fondo dell’anima. Non tutto, però, è come sembra e la realtà si mescolerà con le tenebre del passato.

Questo il plot del nuovo romanzo di Nicola Lombardi (del quale potete leggere la recente intervista a noi rilasciata giusto in occasione dell’uscita del suo libro) che torna in libreria con Madre Nera (Crac Edizioni), un libro di non facile lettura perché complesso e ricco di simbologie, in cui l’autore sceglie di raccontare la storia accavallando vari piani temporali sia reali che onirici. Dopo I ragni zingari, Lombardi ci trasporta ancora una volta in un mondo in cui gli incubi scaturiscono spesso dall’animo dei protagonisti stessi e racconta una storia angosciante con un ritmo narrativo che ripercorre volentieri i tempi cinematografici. Il percorso iniziatico di uno dei protagonisti (uno scrittore horror) è il classico viaggio dell’eroe greco che sa di essere destinato a seguire il proprio drammatico destino, ma stavolta il punto d’arrivo non è l’accettazione della rinuncia alla propria vita, ma una rinascita spirituale.

Con Madre nera Lombardi si conferma una delle maggiori penne dell’horror italiano, maneggiando con destrezza un argomento classico che, in quanto tale, avrebbe potuto tendergli non poche trappole. L’abilità con cui l’autore fa muovere i suoi personaggi tra la quotidiana realtà, dove sembra incombere una vaga sensazione di fine del mondo, e i flashback dominati dall’ingombrante presenza di questa misteriosa donna, emerge da ogni pagina. Il lettore viene gettato in pasto a incubi, paure e indizi che lentamente vanno costruendo una trama inquietante e suggestiva, fatta di boschi secolari, strade di montagna e paesini arroccati sulle montagne.

Menzione particolare per la prefazione di Danilo Arona (che potete leggere qui…) che ci aiuta a entrare nel mondo creato da Lombardi e per la grafica del romanzo, impreziosito da un’immagine di copertina incisiva e dal gusto piacevolmente fumettistico/retrò. Come nelle migliori tradizioni horror (soprattutto cinematografiche), la filastrocca che introduce e conclude il romanzo sarà qualcosa che difficilmente il lettore potrà scordare, mentre è d’obbligo una tiratina d’orecchi a chi ha curato l’editing del libro, non privo – purtroppo – di alcuni refusi.

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