I rapimenti alieni visti come dramma familiare in questo interessante thriller-horror che ricorda Poltergeist e non solo
La famiglia Barrett è una famiglia come tante: nella villetta a schiera in cui abitano, Daniel, Lacy e i loro due figlioletti Jessy e Sam, affrontano i problemi di tutti i giorni, compresa la ricerca di un lavoro da parte di Daniel, vittima dell’attuale crisi economica. Strani fenomeni iniziano però ad accadere…Mobili sottosopra, oggetti che scompaiono, ambigue allucinazioni, sangue dal naso, lividi, persino centinaia di uccelli che si abbattono sulla casa. Tutti in famiglia sono colpiti da queste stranezze e, una volta compresa la gravità della situazione, i Barrett capiscono che qualcosa ha preso di mira la loro famiglia.
I produttori di Paranormal activity e Insidious, una garanzia per l’horror statunitense contemporaneo, insieme al regista Scott Stewart (Priest, Legion) regalano questo discreto thriller che affronta il tema della minaccia aliena e dei rapimenti. Un po’ di aria fresca quindi tra le decine di mockumentary e le infinite declinazioni delle apocalissi zombie che affollano negli ultimi tempi il genere horror: i rapimenti alieni, dagli incontri ravvicinati di Spielberg a Il quarto tipo passando per Bagliori nel Buio, sono una tematica cara al genere e in questo caso viene ripresa accostando elementi cari all’horror paranormale tanto di moda oggi ad un’atmosfera domestica che ricorda quella del cult Poltergeist.
Se da una parte sembra di assistere al tipico crescendo di paura di una casa stregata vittima di una presenza oscura – c’è l’ormai stereotipata presenza delle telecamere per sorvegliare le stanze e “sgamare” gli impercettibili e inspiegabili movimenti dello sgradito ospite – dall’altra c’è una profonda attenzione alle dinamiche del nucleo familiare, il difficile rapporto tra i coniugi e le condizioni economiche in cui versa la famiglia fanno da sfondo alla vita dei due bambini, molto legati fra loro. La tensione non manca e l’insieme di assurdi fenomeni e bizzarre allucinazioni si alterna in un giusto ritmo fino alla presa di coscienza finale e alla risoluzione. Non manca nemmeno la fase della documentazione, il momento in cui si iniziano a cercare le cause dell’incubo in cui i nostri finiscono nell’appartamento del sig. Pollard (J. K. Simmons visto in Juno, Young Adult e Spider-Man per fare alcuni esempi), esperto di rapimenti alieni, che senza troppi giri di parole mette i Barrett di fronte al fatto compiuto, spiegando infine che l’unico modo per resistere è mantenere il nucleo familiare unito.
E’ sempre lì quindi che si torna, alla famiglia e alla propria casa: il film infatti non punta su sensazionalismi o scene ad alto tasso d’azione, proprio perché viene mostrato il rapimento alieno come un dramma familiare puro e semplice, come può essere paradossalmente la perdita del lavoro di uno dei genitori che costringe a rivedere il proprio budget (sempre negli anni della crisi economica siamo!) o i primi problemi adolescenziali dei figli. Un dramma reso in modo credibile dagli ottimi protagonisti, una fragile ma decisa Keri Russell (Felicity, The Americans) nei panni di Lacy e un incredulo Josh Hamilton in quelli di Daniel. Un film quindi da godere, senza grandi salti sulla poltrona, ma in grado di giocare con le paure, dosando la tensione fino all’ultimo colpo di scena finale che saprà soddisfare i palati degli amanti delle alien abductions e non solo.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.