Dolph Lundgren. Zombi. Robot assassini impazziti. E tutto il resto è noia.
La prevedibile onda lunghissima di World War Z ha già fatto i primi accoliti: pellicole costruite intorno al bimonio zombi-azione, inevitabilmente più povere e meno ambiziose e proprio per questo capaci di fare di necessità virtù, rivolgendo le care, vecchie dinamiche action contro gli ultimi nemici dell’umanità in ordine di tempo e buttando nella mischia la giusta dose di imprevedibilità in salsa sci-fi.
Sinossi ufficiale: in un futuro prossimo, in seguito a un catastrofico guasto nei sistemi di sicurezza un laboratorio segreto alla periferia della civiltà si trasforma un cumulo di macerie. Tutto ciò che rimane sono un manipolo di sopravvissuti, le poche armi in loro possesso e un incalcolabile numero di infetti: il guasto ha infatti permesso a un misterioso virus capace di uccidere e mutare le proprie vittime entrare in contatto con centinaia di persone. Ora gli infetti si muovono su questa terra a caccia degli ormai pochi sopravvissuti. Guidati dal mercenario Max Gatling (Dolph Lundgren), i superstiti combatteranno gli infetti solo per scoprire che sulle loro tracce c’è anche un intero esercito di prototipi robotici malfunzionanti, armati ed estremamente pericolosi.
Il trailer appena sotto dice tutto: uno straight-to-video col pedale dell’acceleratore a tavoletta, chiacchiere ridotte a zero e luci puntate sull’uomo forte del progetto, quel Dolph Lundgren reuccio degli action ottantiani di seconda fascia riacciuffato dalle nebbie del tempo e giustamente celebrato del doppio progetto The Expendables. Regista e sceneggiatore del progetto è Cristopher Hatton, un passato nella scifi con il bizzarro Robotropolis (2011), da cui ha recuperato il topòs narrativo della rivolta della macchine e l’idea per il design dei robot. “Al momento non c’è sul mercato non c’è un film come Battle of the Damned, con zombie, robot e azione tutti assieme. E’ senza dubbio uno dei migliori ruoli della carriera di Dolph” hanno dichiarato alla Anchor Bay, freschi distributori per l’home video USA della pellicola. Ancora nessuna info per quanto riguarda il mercato italiano.
httpv://www.youtube.com/watch?v=gl18WpHOn3o
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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set 22, 2013Posted By
Liviosarà una grezzata assurda sto film…..
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set 23, 2013Posted By
BorgyNon ha recuperato l’dea del design dei robot…li ha rifatti tali e quali. E poi Dolph, ma dai non è più credibile, c’ha un’età. Davvero non hanno trovato un palestrato più giovane con la sua stessa capacità recitativa (cioè prossima allo zero)?