L’editore Mezzotints non è nuovo a operazioni di digitalizzazione di importanti opere horror di casa nostra: vi ricordiamo “Le radici del male” di Alda Teodorani, già segnalato sul nostro portale.
Dal 6 giugno avremo il piacere di trovare in versione ebook anche Paolo Di Orazio con “L’incubatrice”, raccolta che contiene le opere già pubblicate nel 1991 in “Madre Mostro” più un inedito, tutti rivisti, aggiornati e in un pratico formato digitale dall’interessantissimo prezzo (il che non guasta mai, in questi tempi di crisi).
“Madre Mostro” fu un’opera importantissima nella panorama horror italiano; il fatto che l’edizione originale sia ormai praticamente introvabile se non, forse, nel giro dei collezionisti, rende questa operazione della Mezzotints ancora più preziosa.
Impregnati di surrealismo e già ai tempi altamente sperimentali, i racconti di Di Orazio reinterpretano il rapporto madre-figlio aggirandosi in meandri gore-splatter che grondano non solo sangue ma visioni oniriche, carne martoriata, occultismo, creature ancestrali nonché inquietudine atavica e profonda.
E così tra Lovecraft e bassa macelleria, Di Orazio racconta la sua versione del sentimento di disgregazione dell’essere umano di fronte all’universo, un universo spesso ostile, ignoto ed incomprensibile, e già 22 anni fa segnava una pagina dell’horror tout-court.
In un panorama oggi assai arido di opere veramente significative e originali, non possiamo evitare di riscoprire il talento di Di Orazio e il potere ancora vibrante del suo immaginario. La prefazione di Gianfranco Nerozzi arricchisce questa edizione già di per sé imperdibile. In più fino al 4 giugno potrete farla vostra in promozione a 2,49 € invece che 2,99 €. direttamente sul sito dell’editore. Insomma, non avete scuse per sfuggire all’incubo.
About Simona Bonanni
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.
Twitter •