Uscito a maggio Il secondo Messia è stato annunciato come il nuovo campione d’incassi dello scrittore irlandese. Batterà persino il Codice Da Vinci di Dan Brown?
Glenn Meade è un autore amatissimo in Irlanda e in Inghilterra. Ha venduto milioni di copie nel mondo, è stato tradotto in 26 paesi e il suo nome viene continuamente associato ad altri giganti del brivido, come John Le Carrè, Tom Clancy e, naturalmente, Dan Brawn. Il secondo Messia, pubblicato lo scorso 4 maggio da Newton Compton, è stato al primo posto nelle classifiche di vendita nel Regno Unito e si propone di battere il record del “campionissimo” Codice da Vinci. Non resta che attendere per capire se, complice la bella stagione, anche nel nostro paese il thriller-horror in salsa archeo-action di Meade (nella foto a destra) sarà accolto con favore.
Trama
Jack Can è un archeologo impegnato in una missione nella località di Qumran, un centro sul Mar Morto non lontano da Gerusalemme. Nel corso degli scavi lo scienziato si imbatte in una pergamena custodita all’interno di un’anfora antichissima. Il manoscritto sembra risalire almeno a due millenni prima della nascita di Cristo e contiene rivelazioni in grado di ribaltare le verità contenute nella Bibbia. A un passo dall’annuncio che farà conoscere al mondo il reperto, però, l’esperto in aramaico incaricato di tradurlo, il professor Green, viene trovato morto nella sua tenda. Chi l’ha ucciso e, soprattutto, chi gli ha sottratto la preziosa pergamena?
Nel frattempo, a Roma, un nuovo cardinale è salito al Soglio di Pietro. Americano d’origine, abbandonerà il suo nome, John Beckett, per quello di Celestino. Porterà al Vaticano un oscuro segreto, custodito da oltre vent’anni. Un segreto che parte da Qumran…
L’autore
Glenn Meade è nato a Dublino nel 1957. La versione originale di The Second Messiah è del 2010; l’ultimo suo libro uscito oltreoceano è The Romanov Conspiracy (2012).
About SelenePascarella
Selene Pascarella è nata a Taranto nel 1977. Si è laureata alla Sapienza di Roma 23 anni dopo, con un tesi dedicata a Mario Bava, Lucio Fulci e i maestri dello spaghetti horror dal titolo "Estetiche di morte nel cinema dell'orrore e del fantastico".
Giornalista per professione e per vocazione si occupa di cinema, tv, narrativa di genere e cronaca nera. Nel 2011 ha pubblicato, assieme a Danilo Arona e Giuliano Santoro, il saggio "L'alba degli zombie. Voci dall'apocalisse: il cinema di George Romero" (Gragoyle). Tra il 2012 e il 2013, Maya permettendo, ha curato il format 2.0 DiarioZ_Italia per Multiplayer.it.
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