Bates Motel 1×08 – 1×09

Non c’è pace al motel e quello che sembrava un nuovo inizio porterà invece i nostri in mezzo a guai più seri tra un gruppo di strafatti, cadaveri riesumati e minacce di morte

Ci avviciniamo al termine e il nuovo inizio dopo la morte di Shelby ci ha un po’ frastornato, ma vediamo come subito la trama si infittisce per condurci all’atteso finale. Nell’episodio “A boy and his dog”, Norman porta la sua cagnetta morta dal padre di Emma per farla imbalsamare e imparare anche qualche nozione di tassidermia, Emma invece spiattella a delle ragazze la verità sulla notte di sesso tra Norman e Bradley, facendo però sì che quest’ultima si arrabbiasse e se la prendesse con Norman: la ragazza non vuole si sappia in giro dei loro fugaci trascorsi. Norman, sconvolto, reagisce male all’aiuto della professoressa Watson e il preside, dopo averlo sospeso per un’uscita non giustificata, suggerisce delle visite da uno psicologo. L’ospite del Bates Motel è sempre più inquietante e Norma, dopo aver invano chiesto aiuto allo sceriffo Romero, si ritrova a pedinare Abernathy per scoprire che l’uomo è in città per delle cose che hanno a che fare col business di Shelby e Summers. Norma a questo punto lo caccerà dalla stanza, sperando di aver messo fine a dei potenziali guai. Dylan, nel frattempo, per lavoro deve portare in città dei ragazzi che collaboreranno alla lavorazione e alla vendita della marijuana e decide di farli pernottare al motel e Norma, prima di portarlo a cena fuori per ringraziarlo, scopre nel suo letto l’inquietante cadavere dissotterrato di Shelby. Non c’è pace quindi per i nostri e il nuovo inizio della puntata precedente era solo l’inizio di un nuovo incubo, forse più pericoloso dei fatti accaduti finora.

Nell’episodio “Underwater”, Norma, disperata per la minaccia ricevuta da Abernathy, capisce finalmente che quella città non fa per lei e torna all’agenzia immobiliare per rimettere la proprietà in vendita, intenzionata a iniziare una nuova vita altrove. Norman, dopo aver fatto uno strano sogno in cui fa affogare Bradley, viene convinto dalla professoressa Watson a migliorare un racconto fatto a scuola per poterlo, forse un domani, pubblicarlo e inizia a passare del tempo doposcuola con la docente. Bradley si avvicina a Dylan e si fa aiutare da lui a recuperare nell’ufficio del padre delle cose e scopre però, trovando alcune lettere, che il padre aveva una relazione con una donna che si firmava “B”. C’è tempo anche per un momento leggero quando Emma, dopo aver ricevuto un cupcake corretto alla marijuana da uno degli ospiti strafatti del motel, si presenta in casa Bates delirando sotto l’effetto della droga. Il sogno di fuga da White Pine Bay di Norma causa problemi a Norman che si vede costretto a lasciar cadere il progetto di scrittura, il sogno però viene infranto quando Norma scopre che non può vendere la casa e soprattutto quando Abernathy si ripresenta chiedendo di 150000 dollari che Shelby avrebbe dovuto dargli: Norma dovrà recuperare il denaro entro il giorno dopo o l’uomo se la prenderà con tutta la sua famiglia.

Ad un passo dalla fine Norma è in guai seri, passa dall’estrema felicità nel cercare una nuova casa (sul sito “le città più sicure d’America”) alla paura per sé e per i figli a causa del pazzo criminale. Vediamo ancora lo sceriffo Romero comportarsi in modo ambiguo e non si riesce a capire ancora quanto sia o meno immischiato nel mondo oscuro della cittadina. Norman invece è sempre più coinvolto dalle donne che si ritrova intorno: continua il rapporto morboso con la madre, consolida una profonda amicizia con Emma, inizia ad odiare inconsciamente Bradley e subisce candidamente le attenzioni della professoressa Watson. Come si concluderanno tutte le questioni in sospeso? Avranno finalmente i Bates un po’ di calma?

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