Un gruppo di studenti di scienze forensi se la deve vedere con dei criminali morti viventi in un vecchio penitenziario abbandonato su un’isola deserta in questo tamarro quanto splatter horror canadese
Sei studenti di scienze forensi vengono portati sull’isoletta abbandonata di 13 Eerie, sede di un ormai abbandonato penitenziario, per superare un test di valutazione sul campo ideato dal professor Thompson. Quest’ultimo sceglierà per un’importante borsa di studio i due migliori studenti che durante il weekend riusciranno a portare a termine le indagini sulle scene del crimine ricreate dal professore in varie parti dell’isola. Ma queste scene non saranno le uniche a contenere dei cadaveri: anni prima infatti si facevano esperimenti sui criminali del penitenziario, esperimenti che li hanno trasformati in zombies, ancora più cattivi di quanto non fossero da vivi. Sarà l’inizio di un incubo. Arriva dal Canada questo survival/slasher/zombie movie, la cui storia, ricordando nemmeno troppo alla lontana il thriller con Val Kilmer “Nella mente del serial killer” è ridotta all’essenziale e funzionale alla mattanza che avrà luogo sull’isola. I protagonisti, ambiziosi arroganti e ridotti a stereotipi abbozzati non sono altro che carne da macello per i criminali in tuta arancione affamati di carne umana e ultraviolenza. Dopo un’iniziale fase in cui vediamo i nostri fare i conti con degli “innocui” cadaveri predisposti dal professore, sarà la volta del risveglio dei morti, attirati dalla presenza di carne giovane e viva, seguito dal consueto contagio del virus dei morti.
In questo insieme di elementi sicuramente poco intriganti emerge, tra i vari attori più o meno conosciuti, la sempre brava Katharine Isabelle (Licantropia, American Mary) che, da sexy studentessa col massimo dei voti, passa nel giro di un minuto al ruolo di eroina “cazzona”, spaventata, ma nemmeno troppo, nel ritrovarsi a sopravvivere all’attacco delle creature (da notare il suo sfrontato“Ehi, Asshole!!” nel rivolgersi agli zombies per attirarli e massacrarli). Ed è proprio nelle scene più violente che il film regala qualche buon momento: si indugia sulle morti cruenti con del sano splatter che non fa mai male e dal retrogusto anni ’90: occhi cavati, crani sfondati, sbudellamenti vari e interiora all’aria.
Per tutto il resto il film non è memorabile: i protagonisti non sono interessanti, non c’è indagine sul passato dell’isola, la stessa ambientazione è poco caratterizzante (insomma siamo nei soliti boschi americani) e soprattutto poco terrificante, i criminali morti viventi sono cattivi e ben realizzati, quello sì, ma niente di più. Si nota una certa tendenza a non prendersi sul serio e un rispetto verso classici del genere, ma non si esce dalla visione particolarmente divertiti, se non per il bastardo e forse inaspettato finale. Un film consigliato agli appassionati del genere, da gustare senza troppo impegno, che segna un ulteriore passo per la futura – speriamo – carriera della Isabelle nel regno dell’horror contemporaneo.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.
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giu 17, 2013Posted By
Eddie_ShenkerDivertente, peccato per il make up abbastanza grossolano