World War Z è la summa sugli zombie, è il libro che ogni appassionato o studioso dovrebbe tenere sul proprio comodino.
World War Z è la summa sugli zombie, è il libro che ogni appassionato o studioso dovrebbe tenere sul proprio comodino, il punto da cui partire per conoscere o approfondire l’argomento, ma è anche un volume imprescindibile per comprendere le radici del fenomeno zombie e il suo sempre più attuale fascino.
Max Brooks, figlio del regista Mel Brooks e dell’attrice Anne Bancroft, costruisce un libro a metà tra il romanzo e il saggio storico, raccontandoci una guerra mondiale contro gli zombie attraverso le testimonianze dei sopravvissuti: non c’è, quindi, un protagonista, il classico eroe a cui ci ha abituati la letteratura del genere (o il cinema e la televisione), ma un giornalista anonimo che ascolta i racconti di coloro che la guerra l’hanno combattuta, riuscendo a ricostruire un puzzle in cui l’horror si mescola con i drammi personali, la denuncia sociale e politica, scavando in profondità, alle radici dello scoppio dell’epidemia.
Dentro il lettore troverà di tutto, dal racconto scientifico sulla natura dell’epidemia, fino alle tattiche di difesa e attacco messe in piedi dalle nazioni in lotta, passando per la testimonianza del soldato che si è trovato in prima linea ad affrontare orde impazzite di morti viventi; ma l’autore riserva spazio anche alla politica, alla sua insostituibile presenza in ogni dove, perfino in una guerra totale come quella contro gli zombie, alle sue disfunzioni e contraddizioni. Le testimonianze fanno il giro del mondo, si passa da un continente all’altro, scoprendo in quale modo ogni Paese ha affrontato l’emergenza e come, lentamente e attraverso mille difficoltà, si è riusciti a salvare la razza umana dall’estinzione.
In attesa di vedere il film in uscita a giugno, operazione molto rischiosa vista la natura assolutamente anomala e originale del romanzo, Brooks sembra voler sdoganare il personaggio zombie, tirandolo fuori dalle paludi dell’horror, per farlo entrare di diritto nella storia, protagonista della Guerra con la G maiuscola, ben più pericolosa e letale di quelle che hanno sconvolto il secolo passato. Ma ha il pregio di farlo in punta di piedi, senza voler imporre la sua personalità o quella dei suoi protagonisti, scegliendo la via del documentario storico stile Cinegiornali Luce, emozionando, spaventando ma facendo soprattutto riflettere sulle ragioni di quanto accaduto.
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).