In attesa dell’arrivo nei nostri cinema, previsto per il 27 giugno in contemporanea mondiale, siamo stati tra i fortunati ad assistere a un’anteprima di circa 45 minuti di World War Z.
In attesa dell’arrivo nei nostri cinema, previsto per il 27 giugno in contemporanea mondiale, siamo stati tra i fortunati ad assistere a un’anteprima di circa 45 minuti di World War Z, il film di Marc Foster e con Brad Pitt, ispirato al best seller di Max Brooks.
Dopo la visione, la sensazione è che il film non deluderà le attese, a patto, però, che chi andrà a vederlo si scordi due fondamentali cose: l’ispirazione letteraria (il romanzo di Brooks c’entra poco e niente con ciò che vedremo, giusto qualche battuta e alcuni riferimenti) e l’immagine classica dello zombie. Con World War Z ci troviamo di fronte alla categoria dell’infetto boyliano elevato all’ennesima potenza, delle nuove creature dalla velocità pazzesca e dalla ferocia irrefrenabile, che si muovono come uno sciame di cavallette impazzite.
Foster trascura la classica cinematografia zombesca, privando il suo kolossal sia del sangue che dei banchetti a base di intestini e cervelli, per puntare a trasmettere angoscia e suspense: di realmente horror World War Z ha poco, perfino il make-up degli infetti è ridotto al minimo, ma è un film che terrà incollati alla poltroncina, coinvolgendo lo spettatore che si troverà proiettato all’inferno, tra la folla che scappa disperata da un nemico apparentemente imbattibile e dotato di capacità fisiche superiori al normale. Nonostante qualche perplessità, Brad Pitt sembra a suo agio nel ruolo del protagonista, anche perché non ha nulla di eroico, anzi è un povero padre di famiglia che, ricattato, è costretto a partecipare a una spedizione per trovare una soluzione all’epidemia di rabbia (proprio come in 28 giorni dopo) che sta annientando la popolazione mondiale.
Dopo questa anteprima, le aspettative, se possibile, si sono fatte ancora maggiori.
httpvh://www.youtube.com/watch?v=I1Nf3mDQIv4
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).
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apr 28, 2013Posted By
radamanteil film sembra sembra promettere bene..ma gli zombie mi lasciano perplesso
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apr 28, 2013Posted By
Marcello Gagliani CaputoInfatti non sono zombie nel senso classico del termine, sono infetti superveloci, la maggior parte fatti al computer. Direi che se riesce a superare questo scoglio, si potrà godere un bello spettacolo.