Una disinibita studentessa di chirurgia fa il suo ingresso nel torbido mondo delle operazioni illegali per soddisfare bizzarri clienti e la sua voglia di vendetta
Mary, giovane e bella studentessa di chirurgia, si barcamena tra le pressioni a cui viene sottoposta dal professor Grant e lavori saltuari. Un giorno, avendo urgente bisogno di soldi, si presenta ad un colloquio per un lavoro in uno strip bar. Nonostante le possa sembrare di aver toccato il fondo, Billy, il capo del locale, le chiederà in virtù del suo curriculum medico di occuparsi delle cure di un cliente ridotto male. Sarà solo l’inizio per Mary di qualcosa di più assurdo e quando una spogliarellista di nome Beatress la pagherà profumatamente per praticare una strana operazione chirurgica su una sua amica, Mary approfitterà dell’occasione per mettere a frutto i suoi studi nel mondo delle mutazioni anatomiche illegali. In tutto ciò la ragazza metterà la parola fine alla sua carriera di “semplice” studentessa di chirurgia quando ad una festa di alcuni docenti del corso si ritroverà vittima di abusi sessuali che scateneranno in lei una sete di vendetta tremendamente crudele.
Presentato al FrightFest nel 2012, il secondo lungometraggio delle Siska Sisters è un’opera singolare: a metà fra il torture porn e il romanzo di formazione, tra il thriller psicologico e il rape’n’revenge, non si riesce bene a definirne la natura, ma getta luce su un mondo assurdo e poco battuto nel cinema. Le vicende della bella e disinibita Mary (interpretata dalla brava Katharine Isabelle) si seguono come si potrebbe seguire la nascita e l’ascesa di un criminale in un classico film sulla mafia: il bisogno di denaro la spinge a fare quello che fa e, dopo l’iniziale paura e disgusto, diventerà consapevole di essere una delle migliori nel suo campo, accettando di soddisfare i gusti più bizzarri della sua clientela. Ed è questa forse la parte più interessante del film: la “scalata” al successo come presa di consapevolezza e crescita personale fino alla tragica fine segue uno sviluppo coerente, mentre la parte sulla vendetta nei confronti di Grant o gli strani rapporti col capo del locale sono poco abbozzati e volendo, anche irrilevanti. Nella seconda parte del film in cui vediamo una Mary sexy e sicura, muoversi in impermeabile come la regina dei locali notturni, la storia sembra girare a vuoto fino al finale inaspettato: è per questo che le parti più riuscite sono quelle sulle operazioni chirurgiche.
La musica classica accompagna le asportazioni di capezzoli o le amputazioni volontarie (le registe interpretano delle quanto mai strane sorelle che vogliono essere più “unite”, del solito), le lingue biforcute o le corna e quelle che sembrano solamente delle assurdità sono alla fine il risultato dell’estrema ricerca della propria bellezza interiore. Nello stesso tempo questi speciali “clienti” sono forse gli unici che si salvano nel quadro torbido dipinto dal film: Beatress ad esempio, nonostante l’aspetto inquietante alla Betty Boop di gomma, e gli altri sono solo vittime del loro corpo e dei bisogni che un certo tipo di chirurgia può soddisfare.
Insieme a Excision, è questo un altro film uscito di recente che affronta il tema della chirurgia in modo particolare, e laddove nel film di Richard Bates Jr si puntava più sul grottesco e allucinatorio dramma familiare qui si affronta il mondo delle operazioni non convenzionali e del tipo di persone che vi si sottopongono, fornendone una semplice ma incisiva descrizione che lascia sicuramente il segno pur nella sua imperfezione.
About Alessandro Cruciani
Cresciuto nella provincia di Viterbo a pane e film, tra notti horror e combattimenti alla Van Damme, ha coltivato questa passione arrivando a creare gruppi di folli appassionati di cinema su facebook e a collaborare con alcune recensioni su www.bizzarrocinema.it e wwww.horror.it. Al di fuori del lavoro ama leggere, ascoltare musica e divorare serie tv.