Cinema Warm Bodies

Warm Bodies

Dopo lo zombie intelligente, quello addomesticato, maniaco sessuale o gay, ecco lo zombie innamorato.

Nella storia degli zombie-movie si è assistito (purtroppo) a qualunque cosa, dallo zombie intelligente a quello addomesticato, passando per quello maniaco sessuale o gay, ma nessuno fino a oggi aveva mai pensato a uno zombie innamorato e così ecco che anche questa lacuna (se poi era davvero tale) è stata colmata grazie a Warm Bodies, romanzo scritto da Isaac Marion da cui Jonathan Levine ha tratto un film che segue il fortunato filone di Twilight.

Durante un attacco a dei sopravvissuti, lo zombie R si imbatte in Julie, una vivente figlia del generale che coordina la resistenza contro i morti viventi, e per la prima volta da quando è morto, sente qualcosa risvegliarglisi dentro. Da questo momento, la sua vita non sarà più la stessa.

La storia, ispirata al classico Romeo e Giulietta, non sfiora però neanche un po’ la potenza del sentimento tormentato tra i due personaggi shakespeariani, ed è inutile dire che i morti viventi non hanno quasi nulla di quelli conosciuti al cinema fino a oggi, essendo più simili a poveri lobotomizzati che a creature affamate di carne umana: camminano, pensano, mettono dischi, scambiano grugniti con altri loro simili, articolano parole e mantengono una seppur minima attività cerebrale che va al di là del bisogno di nutrirsi, ma mira direttamente alla volontà di sentirsi nuovamente umano, come lo stesso R racconta quando spiega il motivo per cui quelli come lui sono ghiotti di cervello: «Se lo mangio avrò i suoi ricordi, i suoi pensieri, i suoi sentimenti. Mi dispiace, non posso farci niente, il cervello è la parte migliore, quella che mi fa sentire di nuovo umano».

Nonostante questo stacco dalla classicità del personaggio zombie, Isaac Marion ha avuto però l’intelligenza di non rompere in modo radicale col passato, venendo incontro ai veri appassionati e arricchendo la vicenda con la presenza di un secondo tipo di zombie, molto più simili a quelli da sempre conosciuti: ecco quindi gli “ossuti”, morti viventi consumati dal tempo che si sono trasformati in vere creature maligne che nella loro feroce fisicità ricordano i “vampiri” velocissimi di Io sono leggenda con Will Smith e con cui, sia il nostro R che i sopravvissuti, avranno a che fare. Ciò ha quindi dato la possibilità a Levine di girare un film che, seppur solo a tratti, può essere considerato un vero zombesco: il regista riesce, infatti, a trasmettere la sensazione da fine del mondo, grazie a sequenze di ottimo impatto emotivo e visivo (l’attacco durante il quale R e Julie si incontrano e la loro successiva fuga dagli “ossuti” sono degni di qualsiasi altro zombie-movie), e costruisce un buon survival-horror, al cui interno va a inserirsi, non sempre al meglio, questa nuova visione adolescenziale che, seppur risultando divertente e originale (perfino commovente), a tratti è troppo lenta e stucchevole.

Warm Bodies - VOTO: 2/5

Anno: 2013 - Nazione: USA - Durata: 97 min.
Regia di: Jonathan Levine
Scritto da: Jonathan Levine
Cast: Nicholas Hoult - Teresa Palmer - John Malkovich - Dave Franco -
Uscita in Italia: 07/02/2013 - Disponibile in DVD:

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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Comments

Posted On
set 22, 2013
Posted By
Livio

non capisco perchè tentare di accapponare storie romantiche in tematiche horror vada così di moda ultimamente… non bastava quell’abominio di twilight?
purtroppo m’è toccato vederlo al cinema…odio la mia ragazza XD

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