Luci, ombre, verità e menzogne sulla reale natura del dottor Arden
Suor Jude ha un po’ di sospetti riguardanti il dottor Arden. Secondo lei Anna Frank (o la donna convinta di esserlo ricoverata a Briarcliff) potrebbe avere ragione: e se il dottore nascondesse un segreto inconfessabile? E se fosse davvero un ex membro delle SS reduce del nazismo e trasferitosi in America sotto mentite spoglie? Per far luce sugli eventi e sui ricordi si affida a Sam Goodman, una sorta di Sherlock Holmes esperto in segreti collegati al nazismo.
Così, proprio nel momento in cui suor Jude sta per credere alla giovane donna che si crede Anna Frank, ecco che qualcuno arriva a turbare nuovamente i suoi pensieri, a far vacillare ancora una volta le sue sicurezze. È il marito della donna (il cui vero nome è Charlotte), giunto a Briarcliff per riavere indietro sua moglie, probabilmente affetta da ossessione post partum ma di certo non la vera Anna Frank. Chi è, dunque, Charlotte? Quali segreti nasconde? Come faceva ad essere così sicura che il dottor Arden fosse, in realtà, un ex SS? Sta a Jude scoprirlo, probabilmente a sue spese.
Nel frattempo, a Briarcliff, il dottor Thredson (interpretato da Zachary Quinto che, ricordiamolo, è insieme ad Evan Peters la grande scoperta di questa seconda stagione – nonché dell’intera serie televisiva) vuole convncere Lana Winters a fuggire dal manicomio con lui, e per farlo le prometterà di salvarle – finalmente – la vita. Una volta fuori, Thredson porta la donna nella sua abitazione, convinto che lì possano essere entrambi al sicuro. C’è qualcosa, però, che non convince Lana Winters al 100%, qualcosa che presto le si ritorcerà contro con violenza.
– E così hai scoperto il mio Hobby.
– … Sei un falegname?
– Costruisco lampade. Paralumi, per l’esattezza.
– Che materiale utilizzi?
– … Pelle.
Com’era facilmente intuibile, infatti, Kit Walker non solo è innocente ma potrebbe essere dunque Thredson il vero Bloody Face. Il movente risiederebbe con tutta probabilità con un trauma subito durante l’infanzia, legato alla perdita di sua madre: trauma, questo, che l’avrebbe portato ad operare una sorta di transfert non soltanto nelle sue vittime, quanto soprattutto nella povera Lana Winters, che sembra ormai non avere scampo né vie di fuga.
E mentre la povera Lana cerca di sopravvivere nella fossa del leone più feroce, a Briarcliff arriva una giovane donna con una bambina, apparentemente innocua, ma con alle spalle segreti brutali ed agghiaccianti.
– Me lo dica, sorella: da dove arriva tutto questo male?
E nonostante suor Jude tenti in ogni modo di spiegare alla donna che non può accogliere sua figlia a Briarcliff (l’ospedale non ha al suo interno 
un’ala dedicata ai bambini), la donna ha troppa paura e abbandona lì la bambina nella speranza che in quel posto qualcuno si prenda un po’ cura di lei. Povera donna, se solo sapesse.
Nel frattempo, però, le indagini di Sam Goodman raggiungono l’obiettivo sperato. I sospetti di Suor Jude erano fondati: il dottor Arden ha alle spalle un terribile passato.
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.
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