Meet the Feebles

Due anni dopo l’uscita del suo primo lungometraggio Bad Taste, Peter Jackson dirige un film ancora più irriverente e ad altissimo contenuto di volgarità, con protagonisti un gruppo di animali d’ogni specie, intenti a preparare il loro show di varietà.

I Feebles sono un gruppo di cantanti e intrattenitori che dietro alle quinte del loro teatro si lasciano andare ai vizi più estremi: rane tossicodipendenti, conigli ninfomani, ippopotami bulimici, formichieri pervertiti, cani assassini e ratti stupratori.

Sopra di loro il manager Bletch, un tricheco senza scrupoli che gestisce, oltre allo show, un commercio di droga e un giro di film pornografici sadomaso, e la star indiscussa dello spettacolo Heidi, ippopotamo depressa ed insicura, mangiatrice compulsiva, innamorata di Bletch e che, scoprendo il tradimento di lui con una gatta del coro, impazzisce e decide di commettere una carneficina ad alto contenuto splatter.

Peter Jackson in questa pellicola riesce brillantemente a portare all’estremo tutti gli stereotipi che ruotano attorno allo star system, dipingendo una lunga serie di personaggi diversissimi tra loro e carichi di satira e volgarità. Niente viene risparmiato, neanche la guerra in Vietnam, protagonista di un lungo flashback di uno degli artisti dello show, in cui appaiono i Charlie più politicamente scorretti della storia che cercano, attraverso un lavaggio del cervello molto ingenuo, di convincere i prigionieri americani che Lyndon Johnson è un cattivone. La passione del regista per lo splatter estremo riesce a trovare sfogo anche in questo film popolato unicamente da pupazzi, con numerose scene che sfidano la resistenza degli stomaci anche degli spettatori meno impressionabili in cui vediamo molti dei personaggi venire uccisi volontariamente o accidentalmente. La fine peggiore viene riservata al fastidiosissimo giornalista scandalistico che bazzica le quinte alla ricerca degli scoop più succulenti, una mosca coprofaga a cui Bletch stacca le ali per poi gettarla nel water quando scopre che ha pubblicato sul suo giornale un articolo in cui dichiara che una delle star dello show sta morendo di AIDS.

L’idea di creare un film usando unicamente pupazzi venne al regista insieme all’amico e collaboratore Cameron Chittock mentre insieme si occupavano degli effetti speciali di Bad Taste. Il successo del primo lungometraggio di Jackson, permise loro di avere abbastanza soldi per poter realizzare Meet the Feebles, ottenendo anche l’appoggio della New Zealand Film Commission che gli concesse l’uso dei proprio studios per 12 settimane. Per realizzare questa pellicola, girata in 35 mm, il tempo concessogli non fu però sufficiente. Furono così costretti a fare irruzione una notte nei loro studios per completare le ultime scene che passarono tra le mani della Film Commision neozelandese come l’inizio di un nuovo progetto intitolato “Frogs of War” e poi invece accorpate al film. All’interno del film compaiono alcune citazioni del primo lungometraggio di Jackson, infatti durante lo show dei Feebles si può notare tra il pubblico uno degli alieni di Bad Taste con tanto di occhiali da vista e ancora, nella scena in cui Bletch a bordo della sua auto, per sfuggire a Mr Big, balena boss della droga, guida attraverso la sua bocca per poi uscire dal suo deretano, troviamo un evidente riferimento alla scena di Bad Taste nella quale lo scienziato Derek compie lo stesso viaggio attraverso il corpo del capo degli alieni.

Meet the Feebles ottenne numerosi riconoscimenti tra cui Miglior contributo al Design ai New Zealand Film Awards e il Premio del pubblico al Madrid Film Festival. Venne inoltre premiato per la migliore regia, i migliori effetti speciali e addirittura per la miglior performance femminile al Fanta Festival di Roma. Anche la critica apprezzò il film, definendolo una delizia malata e paragonandolo ai muppets sotto acido.

Sfortunatamente non esiste la versione italiana del dvd, ma per chi mastica l’inglese è un dvd immancabile e in rete in ogni caso si trovano i sottotitoli.

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