Autori, registi e personaggi ci danno l’arrivederci al 2013 con una puntata sontuosa.
Se qualcuno aveva dato per scontato che non si potesse produrre una puntata superiore a quelle iniziali della terza stagione, con questo ultimo episodio della midseason di The Walking Dead, dovrà ricredersi. Con l’ottava puntata siamo davanti a uno spettacolo superlativo, uno di quelli che ti costringono a stare attaccato alla tv senza neanche accorgerti che non stai respirando. Non poteva esserci modo migliore per dare l’arrivederci (all’11 febbraio 2013) al proprio pubblico, dimostrazione, ancora una volta, che finalmente il bandolo della matassa è stato trovato.
Evidentemente la seconda stagione era passata nel tentativo di riformare la squadra dopo l’inopinato addio di Frank Darabont e non c’era stato il tempo materiale per lavorare alla serie che, quindi, era stata abbandonata un po’ a se stessa. In questa terza stagione (ma in realtà già negli ultimi due episodi della seconda) The Walking Dead è invece esplosa in tutto il suo splendore: ogni meccanismo è andato a posto, ogni ingranaggio è stato oliato e la macchina ora procede sicura e spedita, promettendo puntata dopo puntata qualcosa di sempre più imprevedibile. Ogni barriera è stata abbattuta, anche quella più politically correct (in questo episodio c’è spazio per una violenza terribile e inaspettata), e il fiume ora scorre impetuoso, travolgendo tutto e tutti.
L’ottava puntata scivola via talmente veloce e coinvolgente, che a tratti si ha la sensazione che perfino il montaggio stenti a stare dietro al ritmo della storia, talmente rapidamente si susseguono le vicende. Ormai, tra i due gruppi di sopravvissuti è guerra aperta, il Governatore ha gettato la maschera e ha mostrato il suo volto feroce e meschino, mentre Rick è sempre più determinato a difendere il suo gruppo. Nuovi personaggi arrivano, altri ne escono, in un vortice senza pausa che proietta The Walking Dead verso l’Olimpo delle serie, alla faccia di chi considera l’horror un genere di serie B.
E ora, in attesa di febbraio, ecco un’anticipazione del prossimo episodio.
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).