Cinema The Haunting in Cunnecticut 2: The Ghosts of Georgia.

The Haunting in Cunnecticut 2: The Ghosts of Georgia.

Uscirà a inizio febbraio l’atteso sequel de Il Messaggero, discreto successo del 2009 diretto da Peter Cornwell.

Il Messaggero uscì negli States come The Haunting in Cunnecticut, da qui la poco felice scelta del titolo scelto per il secondo capitolo di quella che si preannuncia una nuova saga. In effetti sarebbe stato molto più semplice usare una forma come “The Haunting in Georgia” e anche i meno sgamati avrebbero potuto ricondurre il tutto, ma quei geni della Lionsgate e della Gold Circle Films hanno invece insistito per un riferimento più marcato (per altro inesistente a livello di script) con l’episodio del Cunnecticut. Da qui l’inevitabile confusione geografica e l’imbarazzante formula semantica per il lancio del prodotto. Il fil rouge fra i due film ha a che fare con lo spunto di partenza della produzione, ovvero rifarsi a uno speciale andato in onda su Discovery Channel nel quale si ricostruivano i più misteriosi fatti di cronaca legati all’occulto sul territorio americano. Va da se’ che la road map preveda un passaggio dal dimenticabile  Cunnecticut alla più affascinante Georgia, terra di quel sud degli States ove i rimasugli della Guerra Civile e della schiavitù sono ancora vibranti nell’aria. Capita così che una perfetta famiglia americana si trasferisca in una vecchia casa coloniale immersa nell’umido verde di quelle terre ormai largamente note al pubblico nostrano per via di The Walking Dead.

Ma quella casa e quelle terre trasudano di dolore e di mistero e gli spiriti meditano vendetta nei confronti dei vivi. Come spesso accade sono i bambini i primi a percepire il male e a subirne le maggiori conseguenze. Andy, Lisa e la figlia Heidi si immergeranno nel pozzo oscuro di un passato terribile che, giorno dopo giorno, li metterà di fronte ad apparizioni inquietanti e fenomeni inspiegabili. Siamo come sempre intorno ad Amityville Horror (1979, Stuart Rosenberg) e la pedissequa riproposizione del solito schemino famiglia con bambina- casa antica a basso costo- infestazione francamente stufa. Così come stufa la libera e spesso frammentaria ispirazione a fatti di cronaca realmente accaduti, nel senso che forse una ricostruzione fedele, con tanto di interviste ai veri protagonisti, fa maggior effetto di baracconate post confezionate con sovrascrittura nei titoli di testa a testimoniare una qualche veridicità dei contenuti. Detto ciò il trailer non sembra malaccio e per quanto il cliché appaia da subito imperante e immortale come qualche politico brianzolo, tutto sommato ci si potrebbe divertire.

In fondo Il Messangero è stato uno dei migliori prodotti del 2009 nonostante qualche evidente pecca formale, per cui perchè non sperare. A dirigere ci sarà Tom Elkins, già presente come attore nel cast di  Red Eye di Wes Craven ma soprattutto montatore in  Apparition ( 2011, Todd Lincoln) e, appunto, ne Il Messangero.  Continua nel frattempo la moda di saccheggiare dalle serie tv per comporre i cast. Qui abbiamo il padre Andy che altri non è che Chad Michael Murray, già visto in One Tree Hill e Dawson’s Creek.  La madre Liza è quella gnoccolona di Cowboys and Aliens (2011, jon Favreau), tal Abigail Spencer, mentre la piccola protagonista Heidi, aka Emily Alyn Lind, qualcuno se la ricorderà in quella perla di film che è Enter The Void (2009, Gaspar Noè). Uscita prevista in America in piattaforma distributiva mista fra il VOD e poche sale selezionate. Ne sapremo qualcosa di più col nuovo anno.

About stefano paiuzza
Appassionato d'horror da tempi recenti ma affascinato dalla paura da sempre. Ama in particolar modo il cinema europeo ed extra hollywoodiano in genere. Sogna una carriera come critico cinematografico e nel frattempo si diletta tra letture specifiche e visioni trasversali. Lavora a stretto contatto con la follia o forse è la follia a lavorare su di lui. Se fosse un regista sarebbe Winding Refn, uno scrittore Philip Roth, un animale una tartaruga. Ha pronto uno script per un corto ma non lo ha mai fatto leggere. Citazione preferita: "La dittatura è dentro di te" Manuel Agnelli.

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