Ben Wheatley è decisamente un regista promettente.
Ci si può addirittura spingere oltre nelle definizioni roboanti, visto e considerato lo straordinario e meritato successo di critica del precedente Kill List. Kill List è forse insieme a The Woman (Lucky Mc Kee, 2011) il miglior film della passata stagione. Viene voglia di parlarne ancora, di recensirlo nuovamente tanto ha lasciato il sottoscritto piacevolmente stupito. In precedenza Wheatley aveva comunque fatto già benissimo con la commedia nerissima e marcia Down Terrace, caleidoscopico ritratto di una folle famiglia britannica. Il tema della famiglia che sembra dare i brocchi, ritorna prepotente con il nuovo Sightseers , storia di una coppia che, durante una vacanza nei luoghi turistici più caratteristici d’Inghilterra, compie una carneficina all’insegna di una strampalata etica moralista e risolutiva. Presentato al Toronto Film Festival e a Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, Sightseers è stato accolto in modo un pò freddino dai critici di mezzo mondo. la principale critica mossa al lavoro del cineasta dell’ Essex è relativa ad un’eccessiva ridondanza nel modus operandi. Il meccanismo realizzativo acquisito e vincente della black commedy, già ampiamente sperimentato nei due precedenti lavori (più in Down Terrace che in Kill List),pare abbia qui un pò stancato con l’aggravante di un ritmo eccessivamente compassato della narrazione, poco congeniale ai canoni dell’umorismo cinico.Questo è quanto riportato dagli esperti d’oltreoceano.Noi ci fidiamo, con riserva.
Già, perchè a quanto sembra, Wheatley anche per il suo nuovo lavoro non lesina in ultraviolenza shockante affidando ai due straordinari caratteristi Alice Lowe e Steve Oram, il ruolo di villain improbabili e simpatici, votati a mettere ordine, in modo un tantino grezzo e risolutivo, nell’ignorante e arrogante mare magnum della gioventù imbecille contemporanea. Già dal trailer non possiamo che provare empatia per questi due scellerati medio borghesi che paiono usciti dai saldi di Harrods piuttosto insoddisfatti ma con ancora quella voglia di viaggiare e stare insieme tipica degli adolescenti innamorati. I primi paragoni già impazzano in rete, c’è chi parla del Natural Born Killers (Oliver Stone, 1994) in salsa d’Albione e chi ha scomodato quel malato di mente di Robert Francis “Bobcat” Goldthwait ed il suo God Bless America. Staremo a vedere, quel che è certo è che Ben Wheatley ha già dimostrato di essere un talento cristallino, uno dei migliori rappresentanti del new horror britannico, per cui il ragazzo merita fiducia. In uscita questo week end nelle sale del Regno Unito. In italia probabilmente straight to video dopo Natale.
Appassionato d'horror da tempi recenti ma affascinato dalla paura da sempre. Ama in particolar modo il cinema europeo ed extra hollywoodiano in genere. Sogna una carriera come critico cinematografico e nel frattempo si diletta tra letture specifiche e visioni trasversali. Lavora a stretto contatto con la follia o forse è la follia a lavorare su di lui. Se fosse un regista sarebbe Winding Refn, uno scrittore Philip Roth, un animale una tartaruga. Ha pronto uno script per un corto ma non lo ha mai fatto leggere. Citazione preferita: "La dittatura è dentro di te" Manuel Agnelli.
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