Alla vigilia della pausa invernale, la terza stagione di The Walking Dead si conferma ad altissimo livello.
Arrivati alla penultima puntata della prima metà della serie (dopo l’episodio che andrà in onda il 3 dicembre, dovremo attendere fino a febbraio), la terza stagione di The Walking Dead si conferma a livelli altissimi. Le puntate scivolano via veloci senza nemmeno accorgersene, gli avvenimenti si susseguono senza tregua, i personaggi proseguono la loro evoluzione, il mondo attorno a loro si stringe sempre di più come una morsa.
Questo settimo episodio ricopre un ruolo centrale all’interno della nuova stagione, perché la barriera che separava i due gruppi di sopravvissuti è caduta, facendo spazio a nuovi e attesi sviluppi: dopo aver soccorso Michonne ferita, Rick e compagni sono alle porte di Woodbury, decisi a liberare Glenn e Maggie presi in ostaggio da Merle e usati dal Governatore per capire quanto pericolosi potrebbero essere i nuovi arrivati, mentre dall’altro lato c’è un intero esercito di reietti decisi non solo a difendere il loro fortino, ma anche a sferrare un attacco alla prigione.
Oltre a confermare l’ottimo livello narrativo degli episodi, sempre serrati e pregni di accadimenti, gli sceneggiatori continuano a sorprenderci con inserti del tutto inattesi (nell’ottava puntata Rick e compagni si trovano assediati dentro una baita dagli zombie, una sorta di Fort Alamo, come lo definisce Daryl) che movimentano la storia, andando incontro anche ai più radicali amanti dello splatter e ai romeriani più fedeli: a Woodbury è infatti ormai chiaro che un’equipe di studiosi è intenzionata a capire quanto più possibile sul morbo che trasforma i morti in zombie, esattamente come ne Il giorno degli zombie, il dottor Frankenstein voleva addirittura socializzare con loro e arrivare all’origine del male per estinguerlo.
Dopo la sbandata della seconda stagione, autori e produttori hanno evidentemente capito che per portare avanti una storia di zombie è necessario avere un punto di riferimento e un preciso traguardo da raggiungere, e questo sta giovando alla serie che dopo sette episodi è come se fosse appena iniziata. Rick e il Governatore stanno procedendo come due treni sullo stesso binario, l’uno contro l’altro, a freni rotti, senza semafori… e noi siamo lì, sul bordo della campagna ad attendere l’epico scontro.
Il trailer del prossimo episodio
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).