Il regista di Museum of Wonders e House of Flesh Mannequins mette in scena – in chiave “horror” e come sempre a modo suo – il dramma di una dipendenza ancora troppo sconosciuta, ma che meriterebbe più di una riflessione
Red Krokodil racconta la storia di un uomo che, quasi come una sineddoche, intende rappresentare un uomo qualunque, o forse tutti gli uomini. È la storia di un uomo dipendente dal Krokodil che si ritrova improvvisamente solo in una città post nucleare nelle fattezze simile a Chernobyl, il cui disfacimento fisico provocato dalla massiccia assunzione di droghe si sviluppa parallelamente a quello interiore, così come la realtà si mescola prepotentemente alle sue allucinazioni. Il risultato è un film che utilizza il Krokodil come vera e propria metafora di distruzione.
Se ne sente parlare ancora troppo poco, ma il Krokodil è una delle droghe sintetiche più pericolose e distruttive che esistano in commercio. Balzato alla cronaca mondiale solo ultimamente, dopo anni di esilio in Russia, le proprietà a dir poco letali della Krokodil stanno (finalmente) facendo il giro del mondo, proprio come il film di Domiziano Cristopharo, Red Krokodil, che sta (anche lui finalmente) prendendo piede e forma tra un festival ed una presentazione in giro per l’Europa.
Tratto da un racconto inedito dello scrittore napoletano Francesco Scardone, Red Krokodil intende raccontare – in chiave neorealista, insolita e, quindi, assolutamente congeniale al regista Domiziano Cristopharo – il tragico mondo e la drammatica realtà delle droghe pesanti e sintetiche, prendendo come esempio una delle peggiori sostanze stupefacenti esistenti in “commercio”, il Krokodil, una pericolosissima droga sintetica “fatta in casa” e composta da desomorfina, che ha effetti collaterali devastanti e al limite del paranormale. L’assunzione del Krokodil, infatti, rischia di trasformare chi l’assume in un surrogato umano, portandolo a desquamare letteralmente fino a perdere completamente brandelli di pelle e lasciando scoperte le ossa.
Insieme a Francesco Scardone alla sceneggiatura e Brock Madson come unico interprete del film, l’eclettico regista Domiziano Cristopharo torna, dunque, dietro la macchina da presa per raccontare, ancora una volta a modo suo, una terribile e agghiacciante verità.
About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.