William P. Blatty… sicuramente questo nome non potrà non evocarvi le cupe atmosfere de “L’esorcista”, caposaldo della letteratura e della cinematografia horror.
Ebbene, sappiate che è da poco uscito in Italia un nuovo titolo che porta la sua firma. Trattasi de “Il traghettatore”, romanzo con impianto horror “classico” spruzzato di humour nero.
Tutto ruota intorno a una casa (dall’emblematico nome di Elsewhere) infestata, si dice, da fenomeni paranormali inquietanti e violenti. La protagonista di questa storia, l’ambizione agente immobiliare Joan Freeboard, decide di sfatare la brutta nomea che circonda la villa, arruolando un esperto, una sensitiva e uno scrittore, e trasferendosi con loro nel nido del Male. Ovviamente, mai scelta si rivelerà peggiore.
La tradizione insegna che le case infestate hanno sempre giocato un ruolo primario nella creazione di atmosfere oscure e piene di tensione. “Il traghettatore” sembra promettere altrettanto bene, soprattutto considerata la fama dell’autore in ambito di “presenze malvagie ed inquietanti”.
Una curiosità: negli Stati Uniti il libro è uscito nel 2009. Arriva solo dopo tre anni in Italia grazie alla Fazi Editore. Noi contiamo che l’attesa venga ricompensata da una lettura avvincente, degna delle più fanatiche aspettative.
L’autore
William Peter Blatty (New York, 1928) è indubbiamente noto soprattutto per il suo romanzo “L’esorcista” e per la sceneggiatura dello stesso, da cui il regista William Friedkin trasse un film di enorme successo e di impatto emotivo a tutt’oggi insuperato.
Blatty – nato in una famiglia povera di origine libanese – poté dedicarsi alla scrittura a tempo pieno solo grazie ai 10.000 dollari vinti partecipando al quiz show “You Bet Your Life”. Chissà se senza questa svolta significativa della sua vita avremmo mai potuto godere del suo talento.
About Simona Bonanni
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.
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