Questo volume è uno di quei classici prodotti che escono a corollario di film chiacchierati e di sicuro successo al botteghino…
Può prevalentemente interessare i fans della vecchia serie televisiva o quelli del film/remake di Burton (detto tra parentesi, due realtà ben distanti tra loro).
“Dark shadows – la maledizione di Angelique” non è il romanzo che ha ispirato il film, è un ripescaggio editoriale di un libro scritto nel 1998 dall’attrice che interpretò Angelique nella serie originale di “Dark Shadows” (Eva Green nel film burtoniano), che voleva con questo romanzo rinfrescare un po’ il fascino della storia e del personaggio, andando a scavare nei retroscena dell’amore maledetto tra la strega e Barnabas Collins, quello stesso amore che causerà la trasformazione del bel rampollo americano in un vampiro.
Il romanzo inizia nel 1970, diciamo più o meno dove termina il film di Burton: Angelique è morta e Barnabas è stato definitivamente curato dal suo vampirismo grazie all’amorevole dottoressa Julia (ricordate ancora Helena Bonham Carter nel remake?), che egli promette di sposare. Ma il ritrovamento del diario di Angelique e la percezione di oscure presenze attorno a lui, forse quelle di una stessa Angelique rediviva grazie a chissà quale stregoneria, minano le certezze umane di Barnabas, il suo rapporto con la famiglia e lo stesso amore per Julia.
La narrazione procede attraverso un flashback nel XVIII secolo, sull’infanzia di Angelique alle isole della Martinica , sulla sua misera condizione di popolana, sulla sua iniziazione alla stregoneria, e sull’esplosione del suo amore per Barnabas e la reciproca promessa di matrimonio, debitamente infranta quando Barnabas s’impegna con la ricca e candida Josette, che Angelique serve quale cameriera personale.
Iniziano quindi i tentativi di Angelique, ben coadiuvati dalla Magia Nera in cui lei è maestra, di riprendersi l’amore di Barnabas a scapito di tutto. Purtroppo la stessa Angelique è tormentata da una maledizione che le impedisce di valutare gli esiti delle sue stesse negromanzie, e non riesce quindi mai a coronare appieno i suoi desideri. L’epilogo tragico non si farà attendere.
Se cercate un valido libro horror, lasciate perdere questo volume: lo vorrete leggere al massimo per curiosità, e vi strapperà anche qualche sbadiglio. Nonostante gli sforzi di cospargere la storia di elementi cupi e drammatici, le scene puramente da brivido sono abbastanza manierate, e per il resto la trama ha l’andamento di un malloppone ottocentesco a tinte fosche
ma di bassa qualità.
Certe situazioni sono confuse, il lavoro sulla psicologia dei personaggi abbastanza scontato: la cattiva Angelique è una giovane essenzialmente tormentata e piena di capricci ingestibili, mente Barnabas fa la figura del seduttore bugiardo e viziato, incapace di affrontare le proprio responsabilità.
In verità, come omaggio in molti avremmo preferito un rispolvero della serie TV in comodi DVD rimasterizzati. Ma questo passa il convento.
About Simona Bonanni
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.
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