Dean Koontz è nel tempo, riuscito a entrare nella rosa degli autori horror più conosciuti e popolari. Probabilmente non grazie a questo romanzo.
Colin e Roy. Due ragazzini diametralmente opposti. Il primo occhialuto imbranato, timido e introverso, il secondo spavaldo, sicuro di sé, popolare e provocatorio. Colin figlio di separati, fin troppo coinvolto nella disputa famigliare, Roy, invece sembra essere molto distaccato dai genitori, Colin amante dell’horror e del fantasy, ha però paura dei mostri sotto il letto, incapace di comunicare con gli altri, ammira Roy e la sua forza di carattere.
I due fanno amicizia, improvvisamente Colin ha un amico il più popolare della scuola. Preso da mille paure e mille ansie segue Roy, lo asseconda nella speranza che la loro sia un’amicizia duratura e sincera. I due passano un’estate insieme a Santa Leone, villaggio Californiano,. Tutto cambia, quando Roy svela la sua vera natura omicida e cattiva, Colin è testimone non del tutto consapevole, dei massacri compiuti da Roy prima sugli animali poi sui ragazzi, ma non capisce realmente quanto pericoloso possa essere il suo amico fino a quando non tenta di deragliare un treno, e in seguito di uccidere lui stesso. Colin che fino ad allora aveva creduto che Roy raccontasse storie per impressionarlo e metterlo alla prova, capisce che invece Roy era stato sincero. La vita di Colin è in pericolo, ma grazie a Roy acquista sicurezza, riesce a trovarsi una ragazza, si sente più forte. Nel giro di poche ore la sua vita e il suo modo di vedere le cose cambia, capisce che nessun horror può far paura quanto la vita reale, e la sua in quel momento era diventata spaventosa.
[…]Sentì, invece, la voce della notte, la voce che nessun altro sembrava in grado di sentire . C’era sempre, dal tramonto all’alba, una presenza costante e maligna, un fenomeno soprannaturale, la voce dei morti che volevano tornare alle loro tombe, la voce del diavolo. […]
Roy sentendosi privato del suo amico di sangue e tradito dal suo complice cerca di ucciderlo, finchè Colin non riesce a ingannarlo con le stesse armi che Roy gli ha messo in mano.
Un libro semplice, da leggere in una serata. Ma è un libro privo di slanci, poco entusiasmante. La lettura deve giungere ben oltre la metà per entrare realmente nel vivo della storia e poter davvero essere coinvolti dalla trama. Che resta però molto vicina a quella dei racconti per ragazzi. Nonostante la cattiveria di cui è capace Roy la sensazione che si ha leggendo il libro è quella di avere tra le mani un libro di una pochezza non degna di Koontz. La voce della notte fu scritto nel 1980, ebbe subito successo. Colpì i lettori nel profondo perché si stava raccontando una vicenda che sarebbe potuta essere reale, toccava ambientazioni familiari, sottolineandone però quanto sconosciuti siano le persone più vicine a noi. Le madri dei giovani protagonisti scioccano il lettore, perché ben poco conoscono i propri figli.
Un finale in cui tutto sembra risolversi, conferma l’impressione di trovarsi di fronte a un teen movie, che ai giorni nostri impressionerebbe ben poco.
About melania colagiorgio
Twitter •