Il nuovo romanzo di Joe R. Lansdale, in uscita per Einaudi, cambia titolo…
Tormentata la traduzione del nuovo lavoro dello scrittore texano. Qualche settimana fa vi avevamo anticipato che Edge of dark waters si sarebbe intitolato Sull’orlo di acque scure. Ebbene, come potete notare dalla cover qui a fianco, il titolo è stato cambiato nel (terribile) Acqua buia. Nell’attesa di potervi parlare più dettagliatamente del romanzo, vi ricordiamo che Lansdale è in tour in Italia proprio in questi giorni e farà tappa a Firenze e Rimini.
Vi riportiamo inoltre, un interessante estratto dell’intervista che Lansdale ha concesso a La Repubblica.
Qui da noi lei è da tempo un autore di culto, consacrato – come si usa dire – da critica e pubblico. Leggendo le recensioni dei giornali americani si ha la sensazione che con Acqua Buia abbia definitivamente conquistato anche gli Stati Uniti. Concorda, è il suo miglior libro?
“Sono sempre stato fortunato e benvoluto, ma certo questo è il romanzo che ha avuto l’accoglienza più calorosa e anche se non dovrei essere io a dirlo: sì, penso che sia il mio miglior libro. Volevo realizzare una mitologia realistica. Prendere spunto dai grandi classici: l’Odissea, ma anche Giasone e gli Argonauti. Ci ho messo molto lavoro e fatica ma sono felice di averlo scritto”.
Il romanzo ha il passo di una favola, benché noir, e ancora una volta i protagonisti sono ragazzi. Perché li usa così spesso?
“Mi piace osservare la realtà con lo sguardo dei bambini o comunque dei giovani. È una prospettiva inedita, nuova. La crescita è quel momento affascinante e irripetibile in cui scopri che quasi tutto è diverso da come lo intendevi: non dico meglio o peggio, dico diverso. È in questa fase che si smarrisce l’innocenza e si acquista lo stupore. È forse il momento più entusiasmante della vita di un uomo. In fondo giovani e scrittori sono uguali”.
Nel libro c’è una figura a metà tra incubo e realtà, una sorta di orco (ancora la fiaba): Skunk, il killer dei boschi. Come le è venuto in mente?
“È un’esperienza comune alla natura umana, figure del genere si trovano in tantissime tradizioni popolari: servono a dare un volto a tutte le nostre paure: volevo rappresentare il Male assoluto”.
About Andrea G. Colombo
E’ qui praticamente da sempre. Ha dato vita a Horror.it, Horror Mania (la rivista da edicola) e Thriller Mania. E visto che si annoiava, ha pure scritto il romanzo Il Diacono. Si occupa della gestione del sito rinchiuso nel suo antro dal quale non esce quasi mai. Risponde alle mail con tempi geologici.