Ci sono momenti nella vita in cui una persona si trova costretta a fare cose di cui poi potrebbe pentirsi.
Mettere la propria firma su un film come “Vertigini: don’t look down” potrebbe essere una di quelle cose, per Wes Craven.
E’ veramente incomprensibile come una delle icone del cinema horror possa essere orgoglioso di mettere il proprio nome come traino per un film sinceramente mediocre. La regia del film è di Larry Shaw, e questa opera non indimenticabile è stata prodotta nel lontano 1998, per il mercato televisivo.
Wes “Nightmare” Craven, oltre a essere il produttore esecutivo, è colui che ha scritto il racconto da cui è stato tratto il film, racconto che è stato poi abbondantemente rimaneggiato in fase di sceneggiatura da parte di Gregory Goodell. Fa parte anche questo film di un “filone” virtuale del regista di Scream che analizza i terrori generati dalle fobie.
Come “They – incubi dal mondo delle ombre” prendeva in esame la nictofobia, la paura del buio, Vertigini tratta quella che in gergo psichiatrico viene chiamata l’acrofobia, ossia la paura angosciosa di cadere o precipitare che si prova trovandosi in luogo elevato.
E’ la paura che prova Carla, dopo avere visto morire la sorella Rachel cadendo in un burrone, nel corso di una gita in montagna con il marito Mark. Per vincere tale fobia, si rivolge al dottor Sadowski, uno psichiatra esperto nel trattamento delle patologie fobiche.
Peccato solo che gli appartenenti al gruppo di cura di cui fa parte Carla comincino a morire come i famosi dieci piccoli indiani… e Carla comincia a intravedere un disegno malvagio, in cui la morte della sorella era stato solo un tassello…
Il film va a concludersi un maniera sinceramente risibile e prevedibile, senza dare alcun reale brivido allo spettatore, se si eccettuano alcune morti che provocano qualche “vertigine”.
Tra i protagonisti di questo film troviamo dei veterani delle produzioni di Craven: Aaron Smolenski apparso precedentemente in “Wishmaster 3: Beyond The Gates Of Hell” e Tara Spencer Narin, già vista in “Wishmaster: The Prophecy Fulfilled”.
Se dobbiamo trovare degli elementi validi, in questo dvd, sono nella realizzazione tecnica: la trasposizione nel formato DVD dall’originale formato televisivo (1.33:1) è stata fatta con cura, senza nessuna perdita visibile di luminosità nella conversione in MPEG-2, con neri vividi e colori ben contrastati, e anche il suono e la colonna sonora in Dolby stereo si fanno ascoltare con piacere.
Carina è anche la copertina del DVD (che promette, ahimé, quello che il contenuto digitale non può mantenere), anche se non vi consiglio di guardare le foto che poco oculatamente sono state poste nel retro, e che possono rappresentare un involontario spoiler del film stesso.
Per il resto sono un’ora e mezza che potrete tranquillamente spendere facendo altre cose, e seguendo il film con la coda dell’occhio… non vi sembrerà di avere buttato via il vostro tempo, almeno.
About Giuliano Fiocco
Ha visto nascere Horror.it, e l’ha accudito per lungo tempo assieme ad Andrea. Adesso la vita gli lascia poco tempo per le passioni, ma in un angolo oscuro del cuore rimane in agguato la voglia di scrivere. Ha scritto un romanzo, da cui è stato tratto un film, in fase di produzione.