E’ nelle librerie la nuova versione del romanzo Belve (2003) di Alda Teodorani
Un romanzo post-apocalittico nostrano, dove a fare da waste land, nonché ultima terra promessa disponibile sulla piazza continentale, è Cinecittà, passata da mecca del cinema mondiale a baraccopoli per sopravvissuti a causa di una catastrofe atomica globale. A popolarla un mix di umani, revenantes e forme di vita aliena, sottoposti all’autorità di un gruppo di ex attori e registi, che vorrebbero estendere il proprio dominio alle altre zone salve del pianeta. Inevitabile un tutti contro tutti dove la malvagità insita nell’animo umano sarà special guest star…
Alda Teodorani è una veterana della produzione nera italiana. Ha esordito all’inizio degli anni 90’ all’interno dell’opera collettiva Nero italiano (pubblicato da Oscar Mondadori), ma il suo nome è indissolubilmente legato al Gruppo 13, officina di scrittori fondata assieme a Carlo Lucarelli, Loriano Machiavelli e Marcello Fois. Tra il 1991 e il 1993 ha prodotto i romanzi Giù, nel delirio e Le radici del male e un anno dopo è entrata a pieno titolo nella cosiddetta “Gioventù cannibale italiana” con la sua partecipazione alla famigerata antologia curata da Daniele Broli nel 1996. L’autrice spiega il perché di una riedizione del volume (originariamente pubblicato dalla casa editrice Addictions e diffuso in formato free e-book nel 2011 da Kipple Officina Libraria) per i tipi Cut-Up: «È la prima volta che lavoro in maniera così massiccia alla riscrittura di un libro: i motivi sono tanti ma si possono probabilmente riassumere in uno solo, è cioè il fatto che Belve contiene davvero tanto di me, della mia vita, del mio pensiero e della mia scrittura, dei miei gusti letterari, dei romanzi che ho letto, fino a quelli presi in prestito alla biblioteca, è tutto qui, in questo libro». Il volume contiene un’intervista alla Teodorani realizzata da Pierluca D’Antuono.
About SelenePascarella
Selene Pascarella è nata a Taranto nel 1977. Si è laureata alla Sapienza di Roma 23 anni dopo, con un tesi dedicata a Mario Bava, Lucio Fulci e i maestri dello spaghetti horror dal titolo "Estetiche di morte nel cinema dell'orrore e del fantastico".
Giornalista per professione e per vocazione si occupa di cinema, tv, narrativa di genere e cronaca nera. Nel 2011 ha pubblicato, assieme a Danilo Arona e Giuliano Santoro, il saggio "L'alba degli zombie. Voci dall'apocalisse: il cinema di George Romero" (Gragoyle). Tra il 2012 e il 2013, Maya permettendo, ha curato il format 2.0 DiarioZ_Italia per Multiplayer.it.
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