Iustitia Mortis – AAVV

Un’antologia di racconti dedicata alla figura dell’oscura mietitrice…

Per molti versi la morte ci appare tristemente infausta, eppure essa è anche evidentemente un percorso della vita stessa e della sua evoluzione. La morte di una persona cara ci lascia un vuoto incolmabile, eppure spesso, a ben vedere, dopo il tragico evento molti piccoli tasselli dell’esistenza sembrano andare al loro posto, come se la morte di un individuo fosse feconda e ricca di significato come la sua stessa vita. Sono due dei tanti e piccoli misteri, delle pressanti domande che hanno creato Morte, un mito e un personaggio che gode di un certo carisma e di considerazione nelle fantasie umane come nella letteratura.

Questo lo spunto del concorso letterario bandito da Edizioni Scudo, concorso che ha dato vita a un’antologia di racconti che nelle intenzioni dell’editore andrebbe letta come un vero e proprio romanzo. Iustitia Mortis, è composto da ventisei racconti molti dei quali di autori esordienti o alle prime esperienze. Crediamo che questo aspetto, nell’analisi del testo, non debba essere trascurato. Sappiamo quanto sia duro “farsi le ossa” nell’ambiente letterario, e che sia buona cosa aiutare gli autori a crescere. Sarebbe quindi ingiusto giudicare molti dei lavori presenti nel libro col metro che usiamo solitamente per valutare opere di autori più maturi artisticamente, tuttavia pensiamo che sia per il rispetto dovuto ai lettori (considerando che chi comprerà il volume dovrà pagare ben 18,80 euro, un prezzo davvero eccessivo) che agli autori stessi (non si può crescere se non si conoscono i propri limiti), non si debbano tacere gli evidenti limiti del volume.

L’antologia presenta molti punti deboli sia per quanto riguarda la scelta dei racconti (alcuni dei quali davvero troppo acerbi a nostro avviso), che la cura editoriale del volume. Se la qualità media del libro, che per noi non raggiunge la sufficienza, potrebbe anche passare in secondo piano (viste le premesse iniziali e il non trascurabile fatto che alcuni autori non ci sono parsi a loro agio con il tema portante dell’antologia), troviamo difficile accettare che un volume proposto a questo prezzo, presenti un così grande numero di refusi, errori e ingenuità. Sembra quasi che non vi sia stato alcun lavoro redazionale sui racconti selezionati prima della pubblicazione, e questa è una mancanza su cui è difficile sorvolare.

In questo quadro, va comunque detto che non tutto è perduto. E’ infatti possibile individuare alcuni racconti degni di interesse che spiccano sicuramente rispetto al resto del volume e sono i lavori di Marco Siena, Diego Di Dio e Marco Filippazzi, ragazzi che sono riusciti a dimostrare il loro talento scrivendo racconti con un solido sviluppo e dotati di una certa originalità. Un plauso, infine, va all’illustrazione utilizzata per la copertina (realizzata da Luca Oleastri), di grande impatto.

Se sulla carta, il progetto  Iustitia Mortis appariva affascinante, la sua realizzazione ci ha lasciati con l’amaro in bocca. Speriamo quindi che le giovani Edizioni Scudo possano presto proporci un prodotto altrettanto affascinante curato in maniera più rigorosa. Ci contiamo.

Gli Autori:

Elia Giovanni Babsia, Vittorio Baccelli, Alexia Bianchini, Pierre Jean Brouillaud, Lorenzo Davia, Diego Di Dio, Massimo Di Loreto, Marco Filipazzi, Flavio Firmo, Daniele Gabrielli, Gloria Gerecht, Gianni Giangrande, Roberto Guarnieri, Angelo Marenzana, Giulia Martani, Luigi Milani, Marco Montozzi, Luca Nisi, Paolo Ninzatti, Alessia e Michela Orlando, Simone Piazzesi, Manuel Russo, Paolo Secondini, Marco Siena, Marco Vecchi, Giorgio Sangiorgi.

 

 

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