Squadra che vince non si cambia? Non per The Walking Dead!
“Squadra che vince non si cambia” dice un vecchio adagio, ma a quanto pare questo non vale per The Walking Dead che continua a cambiare puntata dopo puntata, senza neanche dare più quei pochi punti di riferimento che potrebbero aiutare lo spettatore a navigare in queste acque agitate.
L’unica cosa che sembra rimanere stabile è la costruzione degli episodi, spesso spezzati in due: da una parte le avventure degli uomini (nel precedente episodio il trio Rick-Glenn-Herschell, in questo la coppia Rick-Shane), dall’altra le vicissitudini della vita nella fattoria, resa sempre più difficile dai contrasti tra gli abitanti. Gli zombie, neanche a dirlo, sono tutti per Rick e Shane che vanno a infilarsi in un cul-de-sac che nemmeno Gianni e Pinotto sarebbero stati in grado, finendo per litigare e per attirare su di loro le ire degli zombie. Lo spettacolo splatter è assicurato, come anche alcuni apprezzabili momenti di pathos, con Rick che viene sepolto dai cadaveri puzzolenti e putrescenti di tre morti viventi, mentre Shane non trova altro modo che andarsi a chiudere in un autobus in fuga disperata. A questo punto, però, la sceneggiatura finisce per mostrare le solite pecche: due zombie non presentano ferite, ma soltanto graffi (e quindi? Basta davvero un graffio per essere contagiati?), quelli che assalgono i due amici-nemici vengono improvvisamente attirati dal sangue (nemmeno fossero vampiri), regalandoci una delle scene più trash dell’intera serie con le loro lingue fetide che leccano le macchie lasciate da Rick e Shane. E quest’ultimo, poi: è vero che non ha mai brillato in intelligenza, ma non accorgersi che nella parte posteriore dell’autobus c’è un’uscita da cui può fuggire è davvero troppo!
Peccato, perché parallelamente si stava sviluppando un discorso interessante già sfiorato nella prima stagione (in occasione della morte di Amy) sul senso di vivere in un mondo ormai in mano agli zombie, ma anche qui le storture del caso non mancano: il rapporto tra Lori e Andrea va assumendo sempre più i contorni di quello tra Rick e Shane e tutto viene superficialmente riassunto in questo senso, sancendo la nascita di una nuova disputa.
Non resta che sperare che il compito degli staff writers (le ultime due puntate sono troppo simili per non avanzare un sospetto in tal senso) sia terminato e che lo script torni in mani più sicure ed esperte, magari a qualcuno degli autori della prima stagione?
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).