Psychotica nel futuro potrebbe assurgere il titolo di cult.
Psychotica è un film semplice semplice, prosegue per la sua strada senza grandi scossoni narrativi, tutto già visto e derivato certo, ma non disprezzabile. La storia mischia, con una certa dose di sciaguratezza, il filone tossici alla Trainspotting con quello demonienzombesco alla Rec (Zombiespotting per dirlo alla Cristiana Astori), anzi per essere precisi quello degli infetti che, da Incubo sulla città contaminata in avanti, ha confuso le certezze dei cultori del genere.
Certo che dalle protesi dentarie esagerate alla ferocia degli omicidi questi non zombi o non demoni tanto assomigliano agli zombi o ai demoni, ma visto che non siamo in un trattato di catalogazione darwiana sulle nuove specie del cinema horror possiamo anche accettarlo. Psychotica è la prima regia di Jonathan Wright che ha alle spalle un sostanzioso curriculum come assistente regista nei film più disparati, da La lettera scarlatta a Urban Legend. Coraggiosa quindi l’idea di esordire in un film non facile dove gli eroi sono “fattoni” che decidono, dopo un lutto tragico, di smettere di bucarsi. Da qui la scelta di un’ultima notte da sballo prima di andare tutti in comunità a disintoccarsi.
Peccato che la droga che gli incauti ragazzotti comprano è tagliata con un composto sperimentale, testato in segreto dal governo sugli animali, capace di aumentare in maniera esagerata l’aggressività. Ecco che una notte di sesso sfrenato e bagordi totale diventano a poco a poco una festa del sangue dove Cronenberg è in agguato e tutti devono guardarsi da tutti. Cupissimo come la fotografia che predilige i toni scuri, violento con botte di esplosioni tipo una mina, Psychotica è un film dall’anima commerciale, ma che cerca di essere qualcosa di più nel suo sottotesto di critica sociale. Infatti i drogati del film non sono altro che vittime di una società che sperimenta i suoi veleni prima su animali, poi su quelle persone che considera sacrificabili, i barboni, i tossici, le prostitute gli ultimi gradini della nostra scala sociale, non persone, ma carne da macello. Non convince il sotto plot narrativo che vede un killer eliminare coloro che sanno dell’esistenza di questa droga, ma tantè ci si può anche accontentare. Alcune scene come il suicidio iniziale con un coltellaccio da cucina sono davvero forti e Psychotica pur non essendo un film eccellente riesce a ritagliarsi un posto di sgradevolezza con l’idea che nel futuro potrebbe assurgere il titolo di cult. Noi nell’incertezza lo segnaliamo anche perchè una visione la vale.
About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.