Serie TV American Horror Story 1×10: Giù la maschera

American Horror Story 1×10: Giù la maschera

Nuove luci sulle ombre di casa Harmon. Nuovi tasselli concorrono a completare il neanche troppo intricato puzzle di questa serie tv targata FX che, partita con le migliori intenzioni, rischia di perdersi per strada più del dovuto

1994. Constance è a tavola per cena con Larry, Adelaide e suo figlio Tate. La tensione che si respira ci fa comprendere che tra Tate e la famiglia non scorre buon sangue, soprattutto con Larry, il “fidanzato” di sua madre, visto più come un reale ripiego che un effettivo compagno di vita. Ed è proprio da qui che scopriamo tutta la verità riguardo la deturpazione del volto di Larry (e l’esplosione dell’odio di Tate).

È su Tate e Larry, dunque, che si svilupperà l’intero episodio. Da una parte avremo Larry, che pur di salvare la vita della sua da sempre amata Constance, deciderà di farsi arrestare per un omicidio che in realtà non ha commesso (l’uccisione di Travis per mano di Hayden), nella speranza (ovviamente vana) di aprire uno spiraglio nel (non) cuore di Constance. Dall’altra avremo Tate, che in un impeto di amore estremo proporrà a Violet un altrettanto estremo gesto mirato, però, a raccontarle finalmente tutta la verità (e sarà questo, forse, il colpo di scena reale di tutta la serie televisiva).

Una lieve ripresa, dunque, sembra figurarsi in questo decimo episodio di American Horror Story, in cui i personaggi più interessanti (guarda caso NON i protagonisti reali – ovvero Ben e Vivien) della serie televisiva si mettono finalmente a nudo e scoprono il fianco non soltanto alle persone che amano, ma anche (e soprattutto) agli spettatori che per settimane hanno atteso una resa dei conti finale.

Ringraziando il cielo, il softcore delle puntate precedenti ha finalmente ceduto il passo alla tensione, alla risoluzione degli enigmi, pur senza troppi colpi di scena di rilevante importanza.

L’unica reale nota di demerito si riferisce alla scena madre della puntata (che doveva rivelarsi, dunque, la più efficace nella messinscena), in cui Tate confessa a Violet il suo amore eterno e il desiderio di condividerlo per sempre con lei attraverso un gesto estremo come il suicidio: far urlare “Aiuto, papà!” a Violet ancora in casa, con Tate a due metri da lei e, quindi, in grado di fermarla in qualsiasi momento non è stato un gesto troppo intelligente – né da parte di lei, né soprattutto da parte degli autori.

 

About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.

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