Manuale per sopravvivere agli zombi – Max Brooks

Non è uno scherzo: se vi trovaste in un’area colpita da un attacco zombi di livello 4 e non avete mai letto questo prezioso volume state certi che in breve diverrete la portata principale della loro cena.

Una guida completa ed esaustiva sulle tecniche di combattimento, sulle potenzialità ed efficacia di ogni possibile arma, su quali luoghi frequentare e da quali invece stare alla larga: questo è il Manuale per sopravvivere agli zombi. Certo, qualcuno potrà dire che di zombie in giro non è che se ne vedano poi molti e che è abbastanza infrequente imbattersi in cadaveri ambulanti pronti a staccarti un etto di carne con un morso ma ciò non toglie nulla all’utilità di questo libro: basta un solo incontro e il trovarsi impreparati significa lasciarci la pelle. Se quei tipi asserragliati nel centro commerciale qualche decennio fa alle prese con un esercito di morti viventi avessero avuto tra le mani questa preziosa guida si sarebbero risparmiati un bel po’ di seccature, non dico una passeggiata di piacere ma senza dubbio qualche morso di meno.

Max Brooks, il geniale autore di questo manuale, è un nome nuovo da queste parti ma negli USA è piuttosto noto per essere uno degli autori del Saturday Night Live oltre che per essere figlio di tali Mel Brooks e Anne Bancroft. In questo libro Brooks abbandona la vena comica e affronta l’argomento con la dovuta serietà, del resto c’è ben poco da scherzare quando all’inferno non c’è più posto e i morti camminano sulla terra. La prima parte è rappresentata da una guida pratica con tanto di illustrazioni esplicative alle attrezzature di cui occorre munirsi e dei comportamenti da tenere o da evitare per prolungare il più a lungo possibile la propria vita e far sì che quella dei semidecomposti antagonisti termini al più presto.

Oltre a ciò Brooks fornisce una accurata descrizione delle caratteristiche dei tipi di morti viventi: è bene conoscere al meglio la natura e i punti deboli dell’avversario e diventa essenziale distinguerne la natura, se si tratta di zombi voodoo oppure se di zombi vittime del temibile virus “zombizzante”, per scegliere la tecnica di difesa più appropriata. Nella seconda parte l’autore completa il manuale con un esaustivo elenco degli attacchi di zombi documentati che coprono un arco di tempo che va dalla preistoria fino ai giorni nostri che diventa utile bagaglio di esperienza per i lettori che così potranno evitare gli errori commessi dagli sfortunati protagonisti o mettere in atto le azioni più corrette attuate da quelli che hanno potuto raccontare ciò che era successo. Un opera insomma che a prima vista può sembrare inutile o addirittura ridicola ma, come afferma Nicolò Ammaniti nella nota finale, può arrivare a salvarti la vita e questo basta e avanza a giustificarne la lettura.Ora fate come volete, continuate pure a leggere i vostri romanzi della Rice con quei vampiretti pallidi e noiosi, andate al cinema a vedervi l’ultimo remake di uno slasher anni 70 o fate quello che più vi piace ma non venite poi a piagnucolare e a chiedere consigli quando sarà il momento: io vi ho avvertito.

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