La notte chiama e altre storie – L. Boccia e N. Lombardi

I fantasmi tornano prepotentemente alla ribalta in una raccolta di racconti in cui tradizione e innovazione si mescolano alla perfezione.

Dopo il prepotente rilancio al cinema grazie alla serie Paranormal Activity, la classica figura del fantasma torna nuovamente a essere uno degli stereotipi maggiormente utilizzati anche nella narrativa. La conferma arriva dalla raccolta di racconti La notte chiama e altre storie di Luigi Boccia e Nicola Lombardi, due che amano bazzicare i luoghi dell’orrore (il primo è attualmente in libreria con un interessante saggio sui licantropi scritto a quattro mani con Simonetta Santamaria, mentre Lombardi è reduce tra l’altro dallo splendido I ragni zingari). Edito dalla Dark House Books, gruppo facente capo a Edizioni Il Castello, il libro raccoglie un romanzo breve (quello che gli da il titolo) e altre quattro storie che hanno in comune lo stesso argomento: i fantasmi.

Per rimanere in tema cinematografico, La notte chiama è un chiaro omaggio allo Shining kinghiano con un albergo in grado di far impazzire chi lo gestisce, spingendolo ad atti scellerati; L’uomo che ride ci riporta ai classici di Poe o Lovecraft, in particolare la follia e il desiderio di sconfiggere la morte; Il morbo di Casabuia parla di zombie, seppur non proprio esplicitamente, e ci fa tanto desidera una storia del genere ambientata in Italia; Liberami dal male è uno straziante dramma familiare in cui marito e moglie devono superare la perdita dell’unica figlia malata; infine, con Le sette sorelle, si tratta l’argomento delle possessioni demoniache, anche qui declinato attraverso il dramma di un padre che cerca disperatamente di salvare la propria figlia.

La notte chiama e altre storie è un libro che ancora una volta dimostra quanto talento ci sia nell’horror italiano e come questo potrebbe rappresenta una base solida da cui partire per il definitivo sdoganamento di un genere che anche ultimamente è stato sottoposto a pesanti discriminazioni. Boccia e Lombardi si destreggiano a loro agio in diversi mondi soprannaturali, sempre però saldamente legati alla realtà e agli affetti più cari: dietro ognuno dei fantasmi che popolano le oltre duecento pagine del libro si nasconde sempre il bisogno viscerale di qualcosa, che può essere la vendetta (o il bisogno di giustizia) come la solitudine o il rifiuto di arrendersi alla scomparsa della persona amata.

Pur non sapendo “chi ha scritto cosa”, La notte chiama e altre storie è un volume organico in cui piccole gemme vengono sparse tra le pagine, facendoci spaziare tra diversi mondi orrorifici. I due autori sono particolarmente bravi nella descrizione dei luoghi o nella loro creazione: ne L’uomo che ride e Il morbo di Casabuia veniamo letteralmente trascinati nell’incubo che coinvolge i protagonisti. Nel primo sembra di stare in una delle ville ottocentesche spesso raccontate da Poe o nei mondi paralleli citati da Lovecraft; mentre il secondo racconto ricorda per lunghi tratti un altro caposaldo della cinematografia recente come The Blair Witch Project, e qui Boccia e Lombardi dimostrano la loro maturità stilistica e narrativa evitando di cadere nella semplicistica stesura di una storia di zombie.

Seppur pubblicato da una casa editrice non di primo piano (come d’altronde succede sempre più spesso alla narrativa di genere in Italia), La notte chiama e altre storie è uno di quei libri che meriterebbero ben altri palcoscenici, ma per il momento non resta che “accontentarsi” e sperare che realtà coraggiose come la Dark House Books proliferino sempre di più.

 

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