Tra i film di Dario Argento Profondo Rosso è il più conosciuto, ma Suspiria è quello che ha consacrato il regista come Master of Horror.
Nessuno, dopo di lui è riuscito ad eguagliare l’orrore, lo stupore e creare tante suggestioni nello spettatore come è riuscito Argento in Suspiria. Molti sono coloro che ricordando Suspiria rabbrividiscono pensando alla pioggia di larve, molti ricordano il filo spinato e la tensione provata durante tutti i 90’ del film.
Anche se lo avete visto innumerevoli volte, non si può leggere il libro senza andare a rivedere il film fosse solo per trovare riscontro di quanto stiamo leggendo. Davide Ottini e Vincenzo Dal Corno hanno ricostruito tutte le circostanze che hanno dato vita a questo capolavoro. Il libro ci presenta la biografia dei personaggi principali, vale a dire le tre attrici che hanno dato tanto a questo film e a Dario Argento ricevendone altrettanto. Segue l’analisi capillare di ogni scena del film, in cui gli autori, spiegano peculiarmente ogni movimento di camera, giustificando ogni scelta del regista, ogni richiamo e ogni elemento visivo presente nella pellicola.
Sebbene si tratti di un’analisi precisa e scrupolosa non è però noiosa, grazie anche alla maniera sintetica e pulita con la quale è scritta. Il libro, soprattutto in virtù di questa prima parte potrebbe far parte di un programma d’esame presso le scuole di regia. Ha infatti la consistenza di un manuale scolastico, anche se potrebbe sembrare un libro perfettamente inutile per chi conosce Dario Argento lo ama e continua a seguirne le vicende lavorative e personale.
Importante è invece la seconda parte intervallata dalla prima da un’antologia critica, un elenco di recensioni commenti e valutazioni di grandi e piccoli autori inerenti Suspiria, interessanti e anche divertenti sono le interviste e le versioni delle varie personalità che hanno contribuito a dare a Suspiria il successo che ha ricevuto. Grazie a queste interviste veniamo a conoscenza di eventi, fatti e riusciamo ad avere un’idea del clima che si respirava nel backstage del film, oltre che delle affascinanti tecniche e ragionamenti che ci sono stati durante la messa in opera.
I personaggi di cui nel libro vengono raccolte le interviste sono le travi portanti del film a partire da lui, il regista. Afferma che voleva cambiare rotta, distaccarsi dai suoi precedenti film, voleva scioccare, ci racconta da dove ha avuto origine l’idea di fare un film sulle streghe, chi sono stati i suoi precursori e ispiratori. Molto di più invece si sofferma sulla tecniche utilizzate durante le riprese. Seguono poi le interviste a Jessica Harper, attualmente editrice e scrittrice di libri per bambini e Daria Nicolodi entrambe legate e segnate da questa esperienza. Si deve a Daria Nicolodi il soggetto e la sceneggiatura di Suspiria, donna dai molteplici interessi e dalla grandissima preparazione, ha sposato Dario Argento diventando sua musa, sua socia e come la maggior parte delle mogli sua collaboratrice. Probabilmente, come lei afferma è grazie alla sue conoscenze e capacità che Dario Argento è venuto in contatto con determinate materie e le tematiche esoteriche. Elettrizzata della sua partecipazione al film è Stefania Casini che ci racconta la sua avventura sul set con grande entusiasmo, e conferma che rifarebbe tutto, anche infilarsi di nuovo nel groviglio di fili.
Affascinante è la rielaborazione delle affermazioni di Luciano Tovoli, direttore della fotografia di Suspiria che grazie alle sue capacità ha donato a Suspiria i colori che ci hanno tanto impressionato. Insieme a Dario Argento hanno deciso di avvalersi del technicolor, strumento ormai superato, perché la pellicola avrebbe avuto un’atmosfera più innaturale, e si sarebbe potuto manipolare i filtri e ottenere l’elevato cromatismo oppressivo, così come la voleva Argento. La macchina da presa è importantissima per la buona riuscita del film, e grazie a piccoli e talvolta anche impegnativi stratagemmi, a cui è stata sottoposta la macchina, e a piccoli trucchi creati a mano in piene riprese, possiamo godere di frame unici, che ci hanno fatto trasalire e che nessuno è stato in grado di rifare.
Peccato che quella vecchia macchina da presa sia stata fatta a pezzi e venduta sul mercato cinese.
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nov 08, 2011Posted By
deepred78Un capolavoro con la c maiuscola.
Mi incuriosisce molto questo libro,credo che aiuti ad entrare con maggior comprensione nel film.