Una pellicola profondamente legata alla sua epoca che Aja ha deciso, non senza rischi, di riadattare ai gioni nostri.
Non che la squadra abbia mai raggiunto risultati esaltanti, ma Alexandre Aja continua convinto per la propria strada, ripetendo la formula che nel 2008 ha portato allo scadente P2: lui alla produzione e il fedele Frank Khalfoun in cabina di regia. La pellicola? Uno slasher che più eighties non si potrebbe…
La pellicola in questione è Maniac, primo lavoro non pornografico datato 1980 di William Lustig, padre tra gli altri del cult Maniac Cop, e interpretato da Joe Spinell e dalla starlette Caroline Munro (Starcrash del nostro Luigi Cozzi). Da un plot solo superficialmente spartano – un maniaco notturno con una particolare predilezione per prostitute, coppiette e scalpi femminili – Lustig era riuscito a dar vita a una pellicola feroce, immersa in una violenza disperata, feticista ed edipica, inquadrata da un comparto estetico capace di fare da ponte ideale tra le soffuse atmosfere psichedeliche del decennio appena concluso e le classicissime atmosfere ottantiane in via di definizione: una pellicola profondamente legata alla sua epoca che Aja e il co-sceneggiatore Gregory Levasseur hanno deciso, non senza rischi, di riadattare ai giorni nostri, nonostante il clamoroso fallimento di progetti analoghi. Sarà Elijah Wood (Il Signore degli Anelli, Sin City) a vestire i difficili panni dello psicopatico Frank Zito, mentre Nora Arnezeder (Safe House) prenderà il ruolo che fu della Munro come co-protagonista femminile. Presto aggiornamenti.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.