Cambiare casa sembrerebbe l’unica soluzione. Forse.
Los Angeles, 1983. Un uomo cerca di circuire la sua cameriera (Moira, da giovane), che tenta invano di resistere alle sue prepotenti avances. Fino a quando sua moglie (Constance, da giovane) non li sorprende e decide di mettere in atto la sua atroce vendetta. Oggi, in quella stessa casa, Vivien e Ben vedono nuovamente messo a dura prova il loro matrimonio: per Vivien, dunque, l’unica soluzione è abbandonare quella casa. Il più in fretta possibile.
Ricco di interessanti colpi di scena, questo terzo episodio di American Horror Story, che sembra procedere veloce e intenso come un treno e, fino ad ora, con due protagonisti indiscussi: la casa, ovviamente, e Ben, che deve ancora espiare molte delle sue colpe (alcune delle quali, forse, a noi ignote).
Dopo la furibonda lite tra Moira e i coniugi Harmon, Ben si trova costretto a dover affrontare qualcosa di molto più preoccupante: l’arrivo di Hayden che gli confessa di non essere riuscita ad abortire.
Ormai è abbastanza chiaro: la casa è vittima di una terribile maledizione, che affonda le radici nel lontano 1922, quando il dottor Montgomery, medico delle star di Hollywood, cominciò a costruire la casa per sua moglie Nora.
Quando Nora “ritorna” a casa Harmon per proporsi a Vivien come potenziale acquirente, realizziamo che sì, quella casa non offre alcuna via di scampo e no, nessuno è davvero al sicuro.
Dopo la deludente visione dei Fantasmi di Bedlam (una delle serie tv più soporifere degli ultimi anni), sembrava quasi impossibile riuscire a fidarsi nuovamente di una serie tv che raccontasse, ancora una volta, di maledizioni, di case infestate, di misteriosi abitanti paranormali… Invece, American Horror Story (nata, ricordiamolo, dalla mente geniale dei creatori di Nip/Tuck – e sì, del meno lodevole Glee, ma poco c’importa) è riuscita ad instaurare con lo spettatore un rapporto di fiducia piena, totale. Noi, dal canto nostro, speriamo solo che non ci deluda.
American Horror Story. Dall’8 Novembre, ogni Martedì sul canale Fox di Sky.
About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.