Trasposizione di un grandissimo romanzo, regista di classe e protagonista di prim’ordine non sono gli unici elementi che scaldano il cuore a tutti gli zombie-addicted, WWZ rivelerà parecchie sorprese.
E’ lo stesso Marc Forster, il grande regista svizzero candidato all’ Oscar per “Monster’s Ball” e autore de “Il Cacciatore di Aquiloni” e dell’ultimo 007 “Quantum Of Solace” svela alcuni interessanti particolari in merito al film che vuole riportare l’horror ai vecchi e cari fasti. Si parla di zombie ma lo si fa con classe, eleganza e cosa più importante di tutte con serietà. Il film, tratto dall’omonimo capolavoro di Max Brooks, presenterà però alcune importanti variazioni dalla base originale. Forster accenna già qualcosina…
Sebbene il romanzo sia poco cinematografico in quanto non possiede un vero e proprio filo narrativo e la storia viene spesso raccontata tramite l’uso di flashback, Brad Pitt (qui anche in veste di produttore con la sua Plan B) ci ha visto la possibilità di trasporre un film straordinario. In cantiere da più di sei anni e dopo una lunga battaglia a suon di offerte tra la casa di produzione di Pitt e quella di Leonardo Di Caprio, World War Z è finalmente cosa fatta e si appresta a divenire il più grande e importante film dedicato agli zombie. Trasposizione di un grandissimo romanzo, regista di classe e protagonista di prim’ordine non sono gli unici elementi che scaldano il cuore a tutti gli zombie-addicted, WWZ rivelerà parecchie sorprese. Per ora qualcosina la svela il suo regista nel corso di un’intervista.
In merito al protagonista Forster spiega: “Sarà il vostro umile narratore. Se hai Brad Pitt come protagonista in un film di zombie, non puoi semplicemente lasciarlo andare in giro parlando e intervistando gente per la maggior parte del tempo. Ha bisogno di essere costantemente in azione. Così i cambiamenti dovevano essere fatti e sto incorporando alcuni degli scenari fantasiosi ed orribili con cui Brooks ha riempito il suo libro.”
Riguardo agli zombie invece: “L’idea, visto che il libro non è scritto come un romanzo, è di di prendere le cose dal libro ma allo stesso tempo di cambiarle pur cercando di mantenere lo spirito del libro stesso. Nel libro di Max si muovono come nei film di George Romero. Abbiamo creato un approccio un po’ diverso, ma non esclude che essi potrebbero alla fine essere modellati come gli zombi di Romero. Penso che sarà probabilmente uno dei motivi di discussione principale sulla pellicola.“
Regista e produttori sembrano essersi orientati verso questa scelta perché la gente dopo aver visto numerosi film sugli zombie, non li considererebbe una reale minaccia se troppo lenti. Forster non si è sbilanciato ma l’idea che ci siamo fatti noi, anche vedendo alcuni B-Roll (che vi abbiamo già mostrato QUI), è che i morti viventi di WWZ saranno veloci. Molto veloci. C’è però dell’altro. Infatti gira voce, non ufficiale, che vorrebbe gli zombie veloci appena contagiati e poi sempre più regrediti nei movimenti man mano che il loro corpo inizia a putrefarsi. Questa sarebbe una scelta oltreché intelligente anche abbastanza reale.
Noi attendiamo World War Z con trepidazione, fiduciosi che una grande base di partenza (il romanzo di Brooks), un grande regista e un grande attore possano davvero realizzare un grandissimo film sugli zombie. Un grande film che non vediamo da più di un ventennio.
About Giovanni Lorecchio
Famiglia modesta, lui un po’ meno. Un folle, dilaniato da miliardi di idee ma con pochi mezzi per realizzarle. Grande appassionato di cortometraggi in computer grafica e di colonne sonore, ama particolarmente l’accostamento horror/sci-fi. Odia il brutto cinema e si dedica alla composizioni di colonne sonore di genere.
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