Il 29 Settembre esce L’ora più buia, ultimo libro della trilogia vampiresca di Claudio Vergnani
Dopo le avventure narrate ne Il 18° Vampiro e ne Il 36° Giusto, Claudio, Vergy e i loro amici ritrovano una Modena quasi tornata alla normalità, i pochi vampiri rimasti in circolazione sono infatti nascosti nelle fogne e negli edifici abbandonati delle periferie più degradate. Stanchi, depressi e senza alcun obiettivo nella vita, decidono di riempire il vuoto delle loro esistenze dedicandosi alla ricerca di Alicia, nella folle e disperata speranza che questa possa essere ancora viva. Claudio e Vergy iniziano così delle indagini che ben presto si riveleranno un’autentica discesa negli inferi, che li porterà a confrontarsi non solo con un terrificante e antico Maestro, ma anche e soprattutto con le loro paure di uomini rassegnati al proprio destino, fino a un rendez-vous con la morte che si consumerà nel più tetro e freddo dei luoghi, nell’ora più buia.
Il titolo del libro è una doppia citazione: la prima si riferisce al detto popolare (citato anche da Coelho) che vuole che l’ora più buia è quella che precede l’alba. La seconda riguarda invece l’Amleto di Shakespeare: Era l’ora più oscura della notte, quando sbadigliano i sepolcri sui sagrati e l’inferno esala i suoi miasmi su questo mondo…
Disponibile e simpatico come sempre, Claudio Vergnani ci ha rilasciato una dichiarazione riguardo il suo nuovo romanzo:
«Con L’ora più buia la mia intenzione era quella di chiudere il cerchio aperto con Il 18° vampiro recuperandone alcune atmosfere, personaggi e (in parte) passaggi di trama, trasportando il tutto in un contesto temporale evoluto, cambiato, pronto ad avviarsi (tutta l’inerzia del romanzo spinge in quella direzione) a una fine. Forse definitiva e forse no. Di nuovo, l’intento era quello di proporre un horror ad un tempo classico e innovativo, cupo e ironico, splatter e meditativo, dove l’elemento fantastico si intrecci a tematiche sociali reali, quello visionario si sposi a concetti e situazioni profondamente realistiche e l’intero ritmo dell’intreccio alterni atmosfere, situazioni e stilemi continuamente vari e (a volte) spiazzanti. In più, L’ora più buia propone una trama particolare, che (lo si scoprirà a poco a poco) si tinge gradatamente di giallo, costruendo una situazione che, nelle mie intenzioni (e nel mio piccolo, anche, ovvio), vuole essere un’innovazione assoluta nel genere horror. Concludo con questa citazione da un antico proverbio egiziano che i nostri troveranno come iscrizione davanti all’entrata di una necropoli vampiresca – concetto che vale per loro, i vampiri e che – come Claudio penserà – altrettanto vale per gli esseri umani».
Un brano del romanzo:
«… Se il mondo fa schifo, non è a causa delle ingiustizie e della violenza, quelle ci saranno sempre, fanno parte della nostra limitatezza di esseri umani. La cosa turpe è semmai in quello che secondo noi funziona. Se un giorno Dio si stancherà degli esseri umani non sarà a causa dei vampiri o delle guerre, né – come diceva quel tale – per l’imbecillità dei governanti, la disonestà dei giudici, l’incompetenza dei medici, l’egoismo dei ricchi, la viltà dei poveri, ma per via dei buoni e dei giusti che sono stati incapaci di andare oltre il loro ruolo di bravi cittadini soddisfatti di sé. A Modena come a New York, a Tokyo come a Johannesburg. Se siamo canaglie, non lo siamo perché ingiusti o violenti, ma perché civilizzati e perbenisti. I nostri incubi non sono più Hitler e Dracula, ma Wall Street e la nuova etica del lavoro».
L’AUTORE:
Nato a Modena, svogliato studente di Liceo Classico, ancor più svogliato studente di Giurisprudenza, Claudio Vergnani preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa parentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, portandosi dietro una radicata avversione per il lavoro. Dalle palestre di bodybuilding alle ditte di trasporti, alle agenzie di pubblicità, alle cooperative sociali, perso nei ruoli più disparati ma sempre in fuga da obblighi e seccature. Per i tipi di Gargoyle sono usciti Il 18° vampiro (2009) e Il 36° Giusto (2010).
About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).