The River vedrà l’esordio del regista israeliano nel magico mondo dei serial della tv via cavo a stelle strisce.
Difficile credere che dopo il successo planetario di Paranormal Activity e successivo franchise il regista e produttore Oren Peli si sarebbe allontanato da una tal gallina dalle uova d’oro. Infatti non l’ha fatto, trasferendo piuttosto il format verso sempre più ampi e frequentati lidi…
The River, questo il nome del suo futuro progetto, vedrà l’esordio del regista israeliano – sempre affiancato nel ruolo di produttore esecutivo da Steven Spielnerg – nel magico mondo dei serial della tv via cavo a stelle strisce: il successo dell’episodio pilota ha infatti convinto il network ABC a produrre e mandare in onda quello che sia annuncia come il primo serial almeno parzialmente declinato secondo le sgrammaticature cinematografiche del mockumentary della storia della tv. Nell’attesa di qualcosa di più sostanzioso, appena sotto sinossi ufficiale e primo trailer.
Sinossi ufficiale: Il celebre esploratore Emmet Cole (Bruce Greenwood) non è mai tornato da uno dei suoi pericolosi viaggi nel cuore della foresta amazzonica. La scioccante verità riguardo alla sua scomparsa è lì fuori, da qualche parte, in attesa di essere scoperta. Per milioni di ragazzi cresciuti davanti alle sue avventure televisive, Doc Emmet Cole è un eroe. Per suo figlio Lincoln (Joe Andersen) qualcosa di molto simile a un enigma. Ora, sei mesi dopo la sua scomparsa, Lincoln è finalmente pronto a scoprire il perché quel giorno la lampada d’emergenza di suo padre si è improvvisamente improvvisamente. Convinto dalla madre Tess (Leslie Hope), Lincoln decide di entrare a far parte del gruppo impegnato nelle ricerche. Bisognoso di fondi per finanziare le ricerche, il gruppo cede al guardingo ex produttore del padre Clark (Paul Blackthorne) i diritti di sfruttamento televisivo della missione di recupero…
httpv://www.youtube.com/watch?v=HnaZxJIsnFE
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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