Isbn edizioni porta in libreria il primo capitolo di una portentosa trilogia che ha stregato perfino un palato difficile come quello di Nick Cave
Magnifico, sexy, sanguinoso. Con questi aggettivi Nick Cave descrive L’ultimo lupo mannaro, l’ultimo romanzo di Glen Duncan – primo capitolo di una trilogia – ovvero la rivelazione di questo 2011, ma anche il romanzo più interessante di questi ultimi anni.
Con uno stile freddo, minimale, diretto, rapido, crudo, violento Duncan costruisce una storia intimista incredibilmente plausibile – nonostante la sua matrice oscilli tra l’horror più cruento e il fantasy più cupo.
Quasi come un survival horror sulla scia di libri come Io sono leggenda (al contrario, però, perché nel romanzo di Duncan l’unico sopravvissuto di una specie è un lupo mannaro – potenzialmente un cattivo, dunque – in lotta contro il tempo e in fuga dagli uomini che attendono la resa dei conti finale per cancellarlo dalla faccia della terra), L’ultimo lupo mannaro è il diario di bordo personale di un mostro contemporaneo e delle sue ultime ore (forse) sulla terra, poco prima della fine del mondo, poco prima della fine di tutto.
Attingendo ora da atmosfere tipiche della tradizione letteraria gotica, ora dai personaggi nati dalla penna di scrittori come Anne Rice (l’episodio della morte di Arabella ricorda quella della schiava di Lestat in Intervista col vampiro), Glen Duncan dà vita ad un personaggio profondo, complesso, che (soprav)vive con estrema difficoltà (al)la sua condizione mostruosa, al punto da riflettere spesso sulla sua effettiva schiavitù. Sì, perché Marlowe (questo il suo nome) ha bisogno di vita per poter rimanere in vita e quasi come un vampiro famelico (da cui, però, preferisce sempre tenersi alla larga) attinge solo (o quasi) da giovani e attraenti fanciulle, di cui talvolta riesce perfino ad innamorarsi.
Marlowe è un uomo, dunque. Mostruoso per tanti aspetti, fragile e controverso per alcuni altri. Un uomo che pulsa di vita, che cerca la vita, proprio mentre è ad un passo dalla fine. Un personaggio atipico, in cui, però, è facile identificarsi. Un villain costruito con sapienza e parsimonia, senza troppi fronzoli.
Sono questi elementi a fare dell’Ultimo lupo mannaro di Glen Duncan un piccolo capolavoro, un masterpiece della letteratura fantasy/horror contemporanea, un libro che potrebbe (perché no) trasformarsi in una pellicola di successo… E che infatti, non a caso, è già stata opzionata per il cinema da Tony e Ridley Scott.
About Luna Saracino
Appassionata, maniacale, artisticamente onnivora, anche se l’horror in ogni sua forma e sostanza è entrato a far parte della sua vita fin dalla più tenera età e oggi cinema e letteratura (horror e non solo) più che una passione, forse, sono diventati una vera e propria ragione di vita.