Beastly

Le situazioni sentimentali, melense, e – perché no – sgrammaticate, potrebbero riuscire ad ammaliare il pubblico delle giovanissime…

sicuramente non le teenagers moderne che di principi azzurri ne hanno davvero le palle piene.

 

Quella de La bella e la bestia, è, indubbiamente, una delle più belle storie d’amore mai scritte. La fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont ha ispirato musical, film, serie televisive – memorabile quella con Linda Hamilton e Ron Perlam – e persino uno splendido cartone animato targato Disney. Ma si sa, la moda imperante (o dovremmo chiamarla virus?) di realizzare rivisitazioni cinematografiche di classici in chiave dark, ha mietuto un’altra vittima. Beastly, il nuovo film di Daniel Barnz ispirato all’omonimo romanzo di Alex Flinn, è un prodotto adolescenziale che cerca di coprire gli orrori di una sceneggiatura scritta male con due degli attori più amati dai teenagers: Alex Pettyfer, il protagonista di Sono il numero quattro e Vanessa Hudgens,  la stella di High School Musical.

Peccato che il problema del film non risieda soltanto in una sceneggiatura al limite del ridicolo. No cari amici, al peggio non c’è mai fine. L’ impeccabile aspetto esteriore del biondino tanto palestrato quanto presuntuoso, viene rovinato dall’incantesimo di una strega per punirlo della sua superficialità e arroganza. Ma non ci sono peli a ricoprirne il volto, né zanne al posto dei denti, ma solo una svariata serie di tatuaggi e qualche (leggera) cicatrice ad accentuarne le fattezze mostruose (?). Un make up davvero tutt’altro che bestiale, insomma… Contemporaneamente, il ruolo di Belle, l’acculturata e gentile protagonista della favola, viene affidato ad una Vanessa Hudgens che, tra costanti frasi random su Twitter, sms scritti con una sola mano, e la frangetta costantemente davanti agli occhi, è piuttosto irritante e poco realistica. E che dire della strega? Mary Kate Holdsen è una darkettona  moderna che si diverte a cambiare taglio e colore di capelli, ad alternare zeppe a tacchi vertiginosi e che si lascia fregare dal ridicolo (e palesemente falso) invito del più bello della scuola. Insomma, incazzata si, ma anche scema! Inoltre, al posto di castelli e boschi innevati, Barnz colloca una moderna città urbana, piena di supermercati che vendono libri di bricolage per costruire serre di rose, di parioli che deridono i nerd sfigati, di poveracci che muoiono di fame, e, come se non bastasse, di ubriaconi drogati che fanno i buffi a destra e a manca. Uno scenario a dir poco raccapricciante.

Insomma, l’intenzione di Barnz era sicuramente quella di realizzare un prodotto che seguisse la scia inaugurata da Twilight. Ma del film ispirato al romanzo della Meyer, Beastly non condivide né il fascino né il carisma. Alex Pettyfer convince più da mostro che da umano ma non crea nessun tipo di empatia con il pubblico. Quando rivela il suo vero aspetto alla protagonista, dichiarandosi spaventoso, riceve come risposta un melodrammatico: “Ho visto di peggio”, scatenando più l’acre ironia del pubblico che non la sua commozione. Le situazioni sentimentali, melense, e – perché no – sgrammaticate, potrebbero riuscire ad ammaliare il pubblico delle giovanissime, ma sicuramente non le teenagers moderne che di principi azzurri ne hanno davvero le palle piene. Una regia piatta, anonima e incolore, non è altro che la ciliegina di una torta cotta troppo.

 



 

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