La notizia ci arriva a ciel sereno: Federico Zampaglione girerà un nuovo horror dopo Shadow e dopo mille progetti abortiti.
Questa volta la notizia sembra ufficiale, ma quello che ci sorprende è il nome dello sceneggiatore che lo accompagnerà in questa nuova avventura nel mare delle Tenebre e ciò che in esso vi è di inesplorabile, Dardano Sacchetti.
Per chi non lo conoscesse (e siamo certi sarete davvero in pochi) Sacchetti è uno degli sceneggiatori più importanti nel nostro cinema horror, autore di alcuni classici di Lucio Fulci e Dario Argento, ma non solo, penna fondamentale per comprendere la grandezza del nostro cinema di genere dai polizieschi di Lenzi ai film più impegnati di Damiano Damiani. La creatura che nascerà dal loro sodalizio si chiamerà Tulpa e unirà il giallo con l’horror. Abbiamo raggiunto Federico Zampaglione per saperne di più.
Facciamo un bilancio. Dopo Shadow cos’è successo? Come sei arrivato a Tulpa con Dardano Sacchetti?
Shadow ha avuto un suo lunghissimo percorso, alla fine è stato venduto in tutto il mondo, adesso uscirà in sala in Inghilterra, un segnale indubbiamente è stato dato di qualcosa che si muove nell’horror italico. Certo il mio film può essere anche non piaciuto a tutti, è sacrosanto, però il bilancio è stato tutto sommato positivo: il film in dvd ha venduto sulle quindicimila copie, una cifra da blockbuster, recuperando anche i mille problemi di distribuzione in sala della mia pellicola.
Sapevo che uno dei primi progetti dopo Shadow era un film dal titolo Muffa definito da te “una delle più decadenti storie d’amore mai realizzate, qualcosa di davvero disturbante ed emozionante”. Che è successo a questo film?
Diciamo che Muffa è stato uno dei tanti progetti che sono nati e morti dopo Shadow, tutte storie alle quali tenevo, ma dopo un po’ non trovavo più interessanti, forse perchè non erano il film giusto dopo Shadow. Io ad un progetto dedico davvero tutto e diventa parte della mia vita, ma a queste idee io credevo sì, ma mai realmente fino in fondo, me ne accorgevo e li abbandonavo. Poi è arrivato Dardano Sacchetti e mi si è aperto un mondo nuovo.
Come è nato il vostro sodalizio?
Un giorno l’ho chiamato, ci siamo parlati al telefono, io sono da sempre un suo fan, e lui mi ha confidato che Shadow gli era piaciuto molto. Sacchetti è stato sempre per me uno dei massimi sceneggiatori esistenti, un talento visionario, basti vedere cosa ha creato per Lucio Fulci, un universo delirante e folle. Lui non scrive per schemi, lui ha una fantasia incontrollabile: questo per me è uno stimolo continuo.
Come si chiamerà il vostro film e di cosa tratterà?
Il film si chiamerà Tulpa e sarà un giallo cattivo alla Tenebre di Dario Argento con elementi soprannaturali. Non ti posso svelare ancora moltissimo, anche per scaramanzia, ma si parlerà di questo Tulpa che è una credenza che viene dal buddismo tibetano, una sorta di rappresentazione del tuo lato metafisico. Sarà un film difficile da fare, ma incrociamo le dita!
About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.
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mag 18, 2011Posted By
WitchUn altro horror argentiano bene!